Unipol, il nuovo piano è ambizioso, anche sui dividendi

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
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L'azione ripiega, ma per il management è ancora sottovalutata (nonostante un 2024 da record).
In tre anni Unipol prevede utili per 3,8 miliardi e dividendi per 2,2 miliardi di euro.
Attenzione su salute e catastrofi, ma c'è anche la polizza Unica un accento importante sulla tecnologia

Unipol, il nuovo piano è ambizioso, anche sui dividendi

“STRONGER|FASTER|BETTER”, più forte, più veloce, migliore. Il nuovo piano triennale di Unipol 2025-2027 promette da subito al mercato che la recente storia di successo della compagnia assicurativa bolognese, miglior titolo del Ftse MIB nel 2024, è solo all’inizio e, nonostante la corsa del titolo, c’è ancora spazio per ulteriori apprezzamenti e per la restituzione di valore agli azionisti, una parte fondamentale della proposta di valore consegnata al mercato dall’amministratore delegato Matteo Laterza e dal presidente Carlo Cimbri.

Per il management il titolo è ancora sottovalutato.

I numeri sono tanti e impegnativi, la rotta del business articolata dall’evoluzione tecnologica e industriale di tutto il settore assicurativo e da fattori solo relativamente collaterali, come il consolidamento bancario che vede in Unipol una protagonista non troppo dietro le quinte della proposta di scambio giunta da Bper a Banca Popolare di Sondrio, altre due protagoniste del Ftse MIB, che, come noto, hanno in Unipol il socio di riferimento.

Unipol punta ancora più in alto dopo un 2024 in forte crescita

I dati del 2024 di via Stalingrado sono stati confermati oggi (la presentazione dalla nuova Unipol Tower di Milano), erano stati preannunciati lo scorso 14 febbraio. Già allora il dividendo proposto da 85 centesimi aveva battuto nettamente le attese degli analisti (per esempio Equita attendeva 70 centesimi) con un dividend yield al 6,2%.
A titolo di riepilogo il gruppo ha 15,6 miliardi di raccolta diretta equilibratamente divisa tra 9,2 mld di Danni (+7,7%) e 6,4 mld di Vita (+0,5%). Il 2024 di Unipol si è chiuso con un rialzo degli utili del 5,2% a 1,119 miliardi di euro.

Unipol, le ambizioni sulla Salute

Guardando al prossimo futuro il gruppo Unipol è alle prese con le sfide della società italiana contemporanea che per la natura del business assicurativo non possono prescindere da alcuni macro-trand sociali ed economici.

Un sistema sanitario in affanno, con una vita media elevata, ma sempre meno di qualità costituisce un’opportunità per il business assicurativo di copertura sanitaria. Per Unipol è un pilastro del business essendo UniSalute un leader nazionale con la più grande rete convenzionata d’Italia. Per avere un’idea le coperture welfare di Unipol, tra Vita e Salute, hanno raggiunto l’anno scorso il 14,8% della popolazione italiana. L’anno scorso Unisalute ha registrato una crescita della raccolta premi del 27,2% a oltre 1 miliardo di euro e copre ormai l’11% del totale raccolta premi.

Nel 2027 Unipol intende raggiungere una raccolta premi salute di 1,4 miliardi di euro, quindi un balzo del 40%, e intende ottenere da questo business un risultato cumulato di 450 milioni di euro nel triennio. La tecnologia, tema caldo trasversale della presentazione di oggi, potenzierà anche questo business un nuovo modello di offerta omnicanale e modulare, ingegneria di prodotto, automazione liquidazione sinistri e un generale rafforzamento della leadership nei Fondi Pensione e Fondi Sanitari. I servizi passano dall’offerta abbinata di servizi sanitari, in primis tramite SiSalute e i Centri Medici proprietari Santagostino (sì sono di Unipol, li ha comprati a fine 2022 per una cifra, secondo le indiscrezioni, vicina ai 150 milioni di euro).

Unipol, le previsioni per il business Vita

Prossimo alla Salute, il business del Vita: Unipol ha chiuso il 2024 con una raccolta diretta Vita di 6,44 mld  (+0,6%). Bene nel 2027 il gruppo si aspetta una raccolta di 7,4 miliardi di euro con una crescita media annua composta del 4,8% (CAGR). Unipol prevede un balzo complessivo del 33,3% della nuova produzione Vita rispetto al piano precedente, con 1 miliardo di nuova produzione in arco piano.

In quest’ambito il gruppo segnala una grossa novità industriale che è poi il percorso già intrapresa di Unica, un’offerta che non ha corrispettivi in Italia e prevede un’integrazione completa delle coperture da UnipolRental (noleggio veicoli) a Unisalute, a UnipolMove, al Santagostino, a SiSalute, con l’evoluzione tecnologica multicanale a fare da collante per la proposta.

Unipol, il piano Danni

Ma non si può tacere del Danni ovviamente. La raccolta diretta del comparto Danni di Unipol è cresciuta del 7,7% a 9,175 miliardi l’anno scorso, l’Auto del 9,2% a 4,73 miliardi di premi. Anche il resto è cresciuto del 6,3% a 4,8 miliardi di euro. Con un combined ratio complessivo però in calo dal 98,2% al 93,6%: un dato molto positivo visto che si tratta dell’incidenza della sinistralità (loss ratio, in calo al 67,6%) e delle spese di gestione assicurativa (expense ratio, in calo al 26,0%, composta sia di spese di acquisizione, che di amministrazione delle polizze) sui premi totali.

Bene, al 2027 Unipol punta a una raccolta premi in crescita a 10,6 miliardi di euro (una media del 4,9% l’anno), ma con 4,9 miliardi di premi auto (CAGR +4,2%), 4,2 miliardi di premi non auto (CAGR, ossia crescita media annua del 4,7%), Salute 1,4 mld (+7,7%). Il gruppo su questo fronte punta a un miglioramento della redditività del business, con un calo ulteriore al 92% del combined ratio.

Dentro però ci sono altre sfide contemporanee, dal cambiamento climatico con le polizze catastrofali delle imprese ai meccanismi di liquidazione dei danni, all’intelligenza artificiale introdotta anche in fase di valutazione del rischio, per esempio, nelle polizze casa. Algoritmi e data science (previsti investimenti tech per mezzo miliardo in arco piano con 400 nuove assunzioni di tecnici) permettono analisi più accurate e granulari, per esempio per la valutazione del rischio o del costo di un allagamento della cantina o di un pannello fotovoltaico. Unipol rivendica con il lavoro svolto il successo nella diluizione del rischio e riduzione della probabilità attesa di impatti.

Unipol Smart Move prevede una telematica della mobilità evoluta e sempre più completa di servizi accessori come il telepedaggio, le ZTL, le multe, il rifornimento, le multe… (oltre ai classici servizi di assistenza stradale e rilevamento degli incidenti).

Ovviamente è importante e trasversale anche l’offerta di Bancassurance, sia per la raccolta premi Danni specifica, che dovrebbe crescere ogni anno del 24% in media da 500 milioni a un miliardo raddoppiando in pratica al 2027. C’è la bancassurance del Vita che dovrebbe crescere ogni anno del 7,8% in media passando da 2,7 miliardi nel 2024 a 3,4 miliardi di euro nel 2027.

Unipol, una crescita media a doppia cifra del dividendo

Nel triennio 2025-2027 è previsto un utile complessivo di 3,8 miliardi di euro. Il risultato netto del gruppo assicurativo è visto nei tre anni a 3,4 miliardi, quindi con una crescita dell’utile per azione del 13% in media ogni anno (eps CAGR 2024-2027).

La cedola farà parte come sempre della proposta di valore al mercato: 2,2 miliardi di euro di dividendi attesi nel triennio con una crescita media del dividendo del 10% ogni anno (DPS CAGR 24-27)

Nonostante l’accoglienza fredda del mercato di queste ore (il titolo cede l’1,57% e si riporta a 15,03 euro), il piano di Unipol dimostra una visione chiara, coerente e ambiziosa, soprattutto in termini di previsioni sul business, sulla redditività e a cascata sulla remunerazione dei soci.