Goldman Sachs: USA a gonfie vele, l'Europa punti sul piano Draghi
pubblicato:Il piano dell'ex numero uno della BCE è decisivo per ridurre il gap di competitività tra Europa e USA
S&P 500 a 6500 punti tra un anno
Goldman Sachs conferma la visione positiva sugli USA. A livello macro gli economisti della banca americana ritengono che nel 2025 la sorpresa principale a livello globale sarà la locomotiva a stelle e strisce saranno gli USA con una crescita del 2,5% contro il +1,9% del consensus.
Questa prospettiva troverà riscontro anche sui rendimenti del mercato azionario. Per gli analisti l'indice S&P 500, il riferimento per la Borsa USA, alla fine dell'anno prossimo si attesterà a circa 6500 punti: confrontati con i 6015 circa attuali fa +8%, che diventa +9% circa comprendendo nel computo i dividendi.
Questa stima è il risultato della combinazione tra previsioni sull'evoluzione macroeconomica e sui ricavi dei gruppi quotati. Le incognite sono rappresentate dagli effetti dei dazi annunciati da Trump e dalla eventuale crescita dei rendimenti delle obbligazioni. Dall'altro lato abbiamo le politiche fiscali della nuova amministrazione e una Fed più accomodante.
Eurozona al palo
Le prospettive per l'eurozona sono decisamente meno rosee con PIL atteso a +0,8% nel 2025, ben al di sotto del +1,2% del consensus, a causa dei dazi USA e della competizione con la Cina. Una recessione è però improbabile grazie al sostegno che dovrebbe arrivare dai consumi, favoriti dal calo dell'inflazione e dal conseguente incremento del reddito disponibile.
Piano Draghi ancora di salvezza
Un impulso potrebbe arrivare dal piano Draghi sulla competitività. Secondo l'ex numero uno della BCE l'Unione Europea dovrebbe investire 800 miliardi di euro l'anno nel progetto di cui 300 nella prodizione di energia pulita e 150 nella mobilità elettrica. L'obiettivo è ridurre il costo dell'energia per le imprese del Vecchio Continente, responsabile principale del consistente ampliamento del differenziale (da 5 a 25 per cento dal 1995 a oggi) tra la produttività del lavoro con gli USA.