Finanza e Mercati, dati macro forti, salgono i rendimenti

di Simone Ferradini pubblicato:
4 min

La fiducia dei consumatori USA balza su livelli totalmente inattesi: altra picconata alle speranze di massiccia azione accomodante da parte della Fed

Finanza e Mercati, dati macro forti, salgono i rendimenti

Finanza e Mercati: rendimenti in accelerazione, toccano nuovi massimi di periodo

Il rendimento del BTP decennale sale a 3,9470%, toccati i massimi dal 26/4, giovedì 16/5 a 3,6890% il minimo dal 10/4, massimo dal 13 dicembre a 4,0280% raggiunto il 25/4 (ricordiamo il minimo da agosto 2022 a 3,4620% toccato il 27/12 e il massimo dal 2012 a 5,04% raggiunto il 19 ottobre). Il rendimento del Bund a 10 anni si attesta a 2,6320% sui massimi dal 25/4, il 16/5 a 2,3950% il minimo dal 15/4, il 25/4 raggiunto a 2,6455% il massimo dal 27 novembre (ricordiamo il minimo da dicembre 2022 del 27/12 a 1,8850% e il massimo dal 2011 il 4 ottobre a 3,02%).

Il rendimento del T-Note USA a 10 anni segna 4,5660%, sui massimi dal 3 maggio, il 16/5 a 4,3110% il minimo dal 5/4, il 25/4 a 4,7450% il massimo dal 2 novembre (ricordiamo il minimo da luglio toccato il 27/12 a 3,7820% e il massimo dal 2007 a 5,02% il 23 ottobre). Il rendimento del T-Bond a 30 anni si attesta a 4,6820%, toccati i massimi dal 3 maggio, il 16/5 a 4,4730% il minimo dal 5/4, il 25/4 a 4,8410% il massimo dal 2 novembre (ricordiamo il minimo da fine luglio toccato il 27/12 a 3,9430% e il top dal 2007 a 5,18% il 23/10).

Finanza e Mercati: mercato in attesa dei dati macro

Scendono ulteriormente le attese sull'entità dei tagli dei tassi delle banche centrali dopo il dato di ieri: il Conference Board ha comunicato che l'indice di fiducia dei consumatori USA a maggio si è attestato a 102,0 punti dopo i 97,0 di aprile, ben al di sopra dei 95,9 del consensus.

Il dato conferma il trend di riassestamento al ribasso dello scenario-tassi visto negli ultimi giorni in scia a dati macro migliori delle attese (ordini beni durevoli e fiducia consumatori USA, indici PMI, richieste di sussidi di disoccupazione USA, rinnovi dei contratti di lavoro nel primo trimestre nell'eurozona).

Analisti e operatori attendono ora con trepidazione i dati sull'inflazione eurozona e il PCE (la misura preferita dalla Fed) americano entrambi in uscita venerdì.

Finanza e Mercati: le attese sulle mosse di Fed e BCE

Il CME FedWatch Tool assegna il 99% (stabile) alla probabilità di tassi invariati nella riunione del FOMC del 12 giugno, contro il 91% di lunedì 20/5 (86% il 3/5, 77-78% il 19/4). Per la riunione del 31 luglio sono stabili al 10% dal 14-15% di venerdì e 27-28% di lunedì 20/5 le probabilità di -25 bp (34% il 6/5, 42-43% il 15/4), poco mosse all'89% dall'84-85% di venerdì e 70-71% di lunedì 20/5 quelle di tassi sui livelli attuali (63-64% il 6/5, 45% il 15/4). Per la riunione del 18 settembre scendono ulteriormente al 40% dal 45% di ieri e 50-51% di giovedì scorso le probabilità di -25 bp rispetto ai livelli attuali (45% il 3/5), salgono al 55-56% dal 50% di ieri, 46% di venerdì e 35% di lunedì 20/5 quelle di tassi sui livelli attuali (31-32% il 17/5, 32% il 10/5). In lieve calo al 4% dal 4-5% di ieri, 6-7% di venerdì e 15% di lunedì 20/5 le probabilità di -50 bp (18-19% il 6/5, 10-11% il 2/5).

A fine 2024 le probabilità di -25 bp rispetto ai livelli attuali salgono al 43-44% dal 41-42% di ieri, erano al 32% lunedì 20/5 e al 25% il 16/5 (13% il 10/4). In calo al 27-28% dal 31-32% di ieri, 33-34% venerdì e 39-40% del 16/5 quelle di -50 bp (29% il 2/5, 33-34% il 19/4). Scendono al 6% circa dall'8-9% (ma erano al 17-18% lunedì 20/5 e al 24% giovedì 16/5) le probabilità di -75 bp (11% il 2/5, 33% il 10/4). Salgono al 22-23% dal 18% di ieri, 15-16% venerdì e 9-10% lunedì 20/5 (5-6% giovedì 16/5) le probabilità di tassi invariati (18-19% il 2/5, 2% il 10/4). Lo strumento prevede ora 1 taglio entro fine 2024 da 1-2 con probabilità tendenti a 1 ieri, erano bilanciate giovedì e lievemente tendenti a 2 mercoledì, erano 2-3 tendenti a 3 il 10/4.

I future sull'Euribor a 3 mesi (riferimento per stimare le mosse della BCE) quotano ora -3/4 bp a giugno da -5/6 ieri e -10/11 lunedì 20/5 (-15 il 3/5, -25/26 il 5/4), quindi possibilità di taglio nella riunione del 6 giugno in calo fino a quasi nulle. Per fine anno -38/39 bp da -43 ieri, -41/42 venerdì, -55/57 il 17/5 e -60 il 16/5 (-61/62 il 6/5, -86/87 il 5/4), quindi probabilità di 1-2 tagli sempre meno tendenti a 2: erano per 2 tagli fino a giovedì, per 2-3 tendenti a 3 fino al 24/4 e per 3-4 fino al 5/4. Primo taglio probabile (ma con percentuali in diminuzione) nella riunione del Consiglio direttivo del 12 settembre: il future settembre sconta -22 bp circa da -25 ieri, -28 giovedì e -30/31 mercoledì.

L'agenda macroeconomica prevede oggi l'inflazione in Germania, domani la seconda stima del PIL USA del primo trimestre e venerdì inflazione eurozona e USA (indice PCE).