Cina, sostegno alla crescita ma senza numeri

di Simone Ferradini pubblicato:
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Dalla conferenza stampa di sabato gli investitori escono interdetti: le misure di sostegno all'economia ci sono ma mancano le cifre dell'intervento

Cina, sostegno alla crescita ma senza numeri

Operatori insoddisfatti ma non troppo dopo l'annuncio sugli stimoli all'economia della Cina. I mercati azionari stamattina sono contrastati con quelli continentali (Shanghai e Shenzhen, +1,91%) in rialzo, mentre Hong Kong è in rosso (indice Hang Seng -0,75%).

La conferenza stampa del Ministro delle Finanze Lan Foan di sabato ha prospettato ingenti interventi statali a sostegno dell'economia del gigante asiatico ma è mancata la quantificazione del controvalore degli stessi. Ricordiamo che a fine settembre la Banca Centrale della Cina aveva lanciato una serie di misure di stimolo di tipo monetario dando il via al rally delle Borse cinesi.

Sostegno al debito dei governi locali

Lan Foan sabato scorso ha annunciato che Pechino adotterà un pacchetto di misure di politica fiscale volte a spingere l'economia. Tra queste la più significativa è l'incremento del tetto del debito pubblico con l'obiettivo di aiutare i governi locali a "rimpiazzare i debiti nascosti e [...] disinnescare i rischi di debito". Questo permetterà loro di "liberare più risorse per lo sviluppo economico e alimentare la fiducia delle imprese".

Oltre all'iniziativa sul debito il pacchetto comprende anche misure di stimolo per il settore immobiliare, l'emissione di titoli di stato speciali per finanziare l'incremento del capitale delle grandi banche controllate dallo Stato, sussidi una tantum per persone in difficoltà economica.

Niente numeri ma il mercato prova a crederci

Come già detto il Ministro non ha fornito cifre, un'assenza non da poco dato che gli investitori attendevano garanzie per prolungare il rally delle Borse. Le misure adottate dalla Banca Centrale della Cina erano infatti ritenute positive ma non sufficienti e pertanto si attendeva con trepidazione che il governo facesse la sua parte.

La reazione dei mercati sembra essere quella di chi è intenzionato da dare credito a Pechino. Alcuni osservatori fanno notare che gli operatori cinesi hanno accolto con maggiore favore l'annuncio (lo testimonia la performance positiva di Shanghai e Shenzhen) rispetto a quelli stranieri (Hong Kong in rosso), in quanto percepiscono meglio l'importanza delle misure relative al debito dei governi locali.