Confronto tra l'economia dell'Area Euro e gli Stati Uniti: Prospettive di Crescita ed Inflazione

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
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Gli Stati Uniti Prevedono un'Aumento delle Proiezioni di Crescita, la Fed Frena le Preoccupazioni di Recessione

Confronto tra l'economia dell'Area Euro e gli Stati Uniti: Prospettive di Crescita ed Inflazione

Le prospettive economiche tra l'Area Euro e gli Stati Uniti mostrano notevoli differenze

Le prospettive economiche tra l'Area Euro e gli Stati Uniti mostrano notevoli differenze.

La Commissione europea ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita per l'Area Euro quest'anno, con un aumento del PIL previsto dell'0,8% nel 2023, rispetto all'1% previsto inizialmente.

L'Italia ha visto una revisione al ribasso delle sue previsioni di crescita

Anche l'Italia ha visto una revisione al ribasso delle sue previsioni di crescita, con una stima dell'0,9% per quest'anno rispetto all'1,2% previsto in precedenza, e dell'0,8% nel 2024 rispetto all'1,1% previsto inizialmente.

La Commissione europea ha rivisto al ribasso le previsioni economiche per la Germania, prevedendo ora una contrazione dell'0,4% del PIL nel 2023, seguita da una crescita dell'1,1% nel 2024. Questa revisione rappresenta un taglio significativo rispetto alle previsioni precedenti, che indicavano una crescita dello 0,2% nel 2023 e dell'1,4% nel 2024.

L'economia tedesca è stata segnata da una stagnazione nel secondo trimestre del 2023, con una diminuzione dello 0,1% del PIL reale nel primo trimestre. Entrambi i trimestri hanno registrato una crescita significativamente più debole rispetto alle previsioni precedenti.

La Spagna sembra essere in controtendenza

Invece, la Spagna sembra essere in controtendenza con una previsione di crescita del 2,2% per quest'anno, rispetto all'1,9% previsto inizialmente, e dell'1,9% per il prossimo anno, rispetto al 2% inizialmente previsto.

Per la Francia, si prevede una crescita dell'1% quest'anno, con un ulteriore aumento dell'1,2% previsto per il 2024.

La Commissione prevede una diminuzione dell'inflazione

Per quanto riguarda l'inflazione, la Commissione prevede una diminuzione. Si prevede che l'indice armonizzato dei prezzi al consumo raggiungerà il 6,5% nel 2023, rispetto al 6,7% previsto in primavera, e il 3,2% nel 2024, rispetto al 3,1%.

Nell'Eurozona, l'inflazione è prevista al 5,6% nel 2023, rispetto al 5,8%. In Italia, l'inflazione è prevista al 5,9% per quest'anno e al 2,9% per il prossimo anno, mentre in Germania si prevede un'alta inflazione dell'6,4% nel 2023 e un calo al 2,8% nel 2024.

La Commissione europea nota che il brusco rallentamento dell'erogazione di credito bancario è un segnale dell'inasprimento della politica monetaria nell'economia.

Nonostante una forte stagione turistica in molte parti d'Europa, si osserva un affievolimento dello slancio nei servizi e una persistente debolezza nell'industria.

Il rallentamento dell'economia cinese avrà un impatto sull'economia europea, che non potrà contare su un aumento della domanda esterna

La Federal Reserve prepara un aumento delle sue previsioni di crescita economica per il 2023

La Federal Reserve, al contrario di quanto sta accadendo in Europa, sta probabilmente preparando un aumento delle sue previsioni di crescita economica per il 2023, con una stima che potrebbe attestarsi tra l'1,8% e il 2%.

Queste nuove previsioni dovrebbero essere rese pubbliche dopo la riunione della politica monetaria della Fed prevista per il 19-20 settembre.

Inoltre, c'è la possibilità che venga rivisto al ribasso l'outlook per il tasso di disoccupazione, riflettendo un quadro economico più solido.

La spesa dei consumatori è stata robusta nei mesi di giugno e luglio

La spesa dei consumatori è stata robusta nei mesi di giugno e luglio, contribuendo a rafforzare le prospettive per il terzo trimestre.

Alcuni economisti prevedono una crescita del PIL del 3,7% nel periodo da luglio a settembre.

Anche se un tasso di crescita del 5% potrebbe sembrare ambizioso, non è considerato impossibile.

Se il tasso di crescita del PIL supererà il 3,2%, segnerà il trimestre più forte dal 2021, quando gli Stati Uniti stavano vivendo una rapida ripresa dall'impatto iniziale della pandemia.

Questi indicatori positivi riflettono un' economia statunitense in crescita, sostenuta dalla spesa dei consumatori e da una serie di dati economici che superano le aspettative.

La spesa dei consumatori statunitensi è aumentata dello 0,8% a luglio


La spesa dei consumatori statunitensi è aumentata dello 0,8% a luglio, accelerando rispetto ai mesi precedenti. Questo incremento ha contribuito a rafforzare le aspettative che la Federal Reserve possa mantenere invariati i tassi di interesse nella prossima riunione.

Tuttavia, il rallentamento dell'inflazione e il mercato del lavoro ancora rigido, con salari in aumento, stanno sostenendo la spesa dei consumatori e l'economia in generale.

La spesa dei consumatori rappresenta una parte significativa dell'attività economica degli Stati Uniti.

Gli investitori stanno attendendo con ansia la pubblicazione dei dati sull'indice dei prezzi al consumo

Gli investitori stanno attendendo con ansia la pubblicazione dei dati sull'indice dei prezzi al consumo (CPI) di agosto mercoledì.

Questi dati sono fondamentali per ottenere informazioni su se la Federal Reserve deciderà di aumentare i tassi di interesse durante la prossima riunione del Federal Open Market Committee prevista per questo mese.

Le cifre del CPI forniranno informazioni importanti sullo stato attuale dell'inflazione, che è un fattore chiave che influisce sulle decisioni di politica monetaria della Fed.

L'Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) è aumentato del 3,2% su base annua a luglio, secondo i dati non stagionalmente corretti del Bureau of Labor Statistics.

Questo tasso di inflazione è risultato leggermente al di sotto delle previsioni, poiché si attendeva un CPI su base annua del 3,3% per luglio dopo una variazione annuale del 3,0% registrata a giugno.

Goldman Sachs ha ridotto la sua stima sulla probabilità di una recessione negli Stati Uniti

Goldman Sachs ha ridotto la sua stima sulla probabilità di una recessione negli Stati Uniti nei prossimi 12 mesi al 15%, sottolineando la sua fiducia che l'economia statunitense eviterà una recessione causata dai tassi di interesse della Federal Reserve.

Questa previsione è in linea con la media storica delle probabilità di recessione in un anno e rappresenta un notevole ribasso rispetto alla previsione precedente del 20% e al picco del 35% di marzo durante la crisi bancaria.

Il rapporto di Goldman Sachs, denominato "Soft Landing Summer", evidenzia indicatori economici incoraggianti sull'inflazione e sul mercato del lavoro che suggeriscono che l'economia statunitense potrebbe evitare una recessione.

La banca è fiduciosa che la Fed potrà gestire il freno sull'inflazione senza far scivolare l'economia in una recessione, una condizione conosciuta come "soft landing".

Questa prospettiva ottimista si basa su un miglioramento delle condizioni economiche, tra cui la riduzione della disoccupazione, un rallentamento della crescita dei salari e una diminuzione dell'inflazione.

Gli economisti di Wall Street stanno rinviando o addirittura annullando le previsioni di recessione in quanto l'economia continua a dimostrare resilienza.

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