A Wall Street è festa con Trump, ma non per tutti

di Simone Ferradini pubblicato:
2 min

Il ritorno alla Casa Bianca del repubblicano prospetta tempi difficili per i gruppi attivi nelle rinnovabili

A Wall Street è festa con Trump, ma non per tutti

Wall Street festeggia la vittoria di Donald Trump nelle elezioni USA e il suo ritorno alla Casa Bianca dopo quattro anni. Reazione nervosa invece in Europa dove, dopo un iniziale allungo, gli indici delle borse continentali hanno innestato la retromarcia e ora oscillano in territorio negativo. L'ottima accoglienza riservata da operatori e investitori a stelle e strisce era prevista.

In più, la netta vittoria del candidato democratico (maggioranza conquistata sia alla Camera che al Senato) ha spazzato via il rischio di trascinamento della questione degli scrutini per giorni e giorni, ipotesi che era tutt'altro che remota alla luce della distanza minima dalla democratica Harris emersa negli ultimi sondaggi.

Titoli delle rinnovabili a picco

Ma non è festa per tutto il comparto azionario. I titoli dei gruppi attivi nel settore delle energie rinnovabili sono infatti in forte ribasso. Ad esempio First Solar, produttore di pannelli solari quotato al NASDAQ, perde quasi il 20%. Forte calo anche per Enphase Energy (-20%), attiva nel settore dei microinverter per pannelli solari. Il trend si fa sentire anche in Europa con la danese (turbine eoliche) Vestas in calo dell'11%. A Milano ERG perde il 5% dopo un avvio ancora peggiore sui minimi dai tempi del COVID. Male anche Alerion Clean Power -4%.

Trump contro le regole anti-emissioni

Ricordiamo che Trump si è sempre dichiarato nemico delle politiche pro riduzione delle emissioni di Biden, promettendo che in caso di rielezione avrebbe rimosso i sussidi alle rinnovabili e le norme su auto e centrali di generazione.

David Bernhardt, responsabile del territorio e delle risorse naturali nel precedente mandato di Trump e personaggio di spicco della campagna elettorale, aveva prospettato l'uscita degli USA dall'accordo di Parigi sulla riduzione delle emissioni, esattamente come fece nella prima esperienza alla Casa Bianca.

Tra i titoli che dovrebbero essere penalizzati ci dovrebbe essere anche Tesla che invece guadagna il 12%, ma gli strettissimi legami tra Trump ed Elon Musk evidentemente contano di più.