Vino contraffatto con lo zucchero, 300.000 litri: maxi sequestro in queste aziende italiane
pubblicato:Numerose le aziende coinvolte nelle pratiche di vinificazione illecite ma anche pericolose per la salute, dal momento che il vino è contraffatto con lo zucchero.
Un blitz di proporzioni enormi che vede coinvolti i NAS di varie città italiane, alle prese con un maxi sequestro di vino contraffatto con lo zucchero.
Lo ha reso noto il Ministero della Salute, con una nota pubblicata sul portale governativo il 12 ottobre 2023.
Si tratta di oltre 300.000 litri di vino sull’intero territorio nazionale, attivato nel mese di settembre proprio nel periodo tipico della raccolta stagionale dell’uva e dell’avvio della nuova produzione.
In parallelo alal diffusione di olio EVO contraffatto sugli scaffali del supermercato, numerose le aziende coinvolte nelle pratiche di vinificazione illecite ma anche pericolose per la salute.
Ecco i dettagli.
Maxi sequestro dei NAS per il vino contraffatto con lo zucchero a ottobre 2023
Su 960 ispezioni condotte dai Carabinieri dei NAS, 239 sono emerse quali situazioni di non conformità. Grazie anche al supporto tecnico dell’Ispettorato Centrale per la Qualità e Repressione delle Frodi (ICQRF), i NAS hanno individuato 17 aziende che lavoravano non solo in situazioni carenti dal punto di vista igienico e sanitario ma anche autorizzativo.
Questo ha innanzitutto determinato la sospensione dell’attività. In parallelo, è scattato il maxi sequestro di oltre 300.000 litri di vino contraffatto, in fermentazione o già trasformato in vino. Si tratta di prodotti privi di tracciabilità e di cui non c’era traccia neppure nei registri di giacenza nella cantina.
Probabilmente, come già avvenuto in passato, molti di questi erano destinati alla ristorazione o alla vendita tra privati.
Ma non solo la mancanza di tracciabilità ha fatto scattare il sequestro, quanto il rinvenimento di tonnellate di zucchero, utilizzato notoriamente per contraffare il vino e aumentare la gradazione alcolica. Una pratica fraudolenta purtroppo in molti casi presente nella filiera vitivinicola.
Ben diverso il discorso riguardante i solfiti. Ecco un video molto illuminante di Sensi in Movimento.
Vino fatto con lo zucchero: le aziende italiane coinvolte e sequestrate
Ecco a seguire dove si trovano le aziende coinvolte nel maxi sequestro da parte dei NAS, che ha condotto al ritiro di oltre 300.000 litri di vino altrimenti destinato all’immissione sul mercato per la vendita.
Treviso
Qui in NAS hanno rinvenuto e sequestrato 2.800 chilogrammi di zucchero per un valore di 4 mila euro, che era nascosto nell’area esterna della cantina, quella destinata alla pigiatura dell’uva.
Bologna
Qui le aziende nell’occhio del ciclone sono due. Nella prima azienda vitivinicola si è proceduto al sequestro di 16.610 litri di vino (rosso e bianco) e di 5,59 kg di prodotti ed additivi enologici. Queste sostanze utilizzate per correggere l’acidità dei vini erano scadute da oltre 6 anni e conservate in maniera promiscua tra insetticidi e fitosanitari.
In una seconda azienda vitivinicola della zona, i NAS hanno rinvenuto 300 kg di mosti non solo rettificati e anonimi (quindi privi di tracciabilità) ma anche conservati in taniche di plastica non idonee e scadute in validità. Questo mosto era destinato alla seconda fermentazione di spumanti e vini frizzanti da mettere in commercio.
Roma
I NAS hanno trovato pesanti irregolarità in particolare in due stabilimenti della zona. Uno è stato chiuso con sospensione delle attività e danni per un milione di euro. A gravare sull’esito infausto sono state in particolare le carenze igienico sanitarie e strutturali. In tutto un sequestro di 10.000 litri di prodotto, per un valore commerciale di 20 milaeuro.
Latina
Cessazione immediata delle attività per un’azienda vitivinicola della zona del valore di 100 mila euro. Oltre alle pessime condizioni igienico-sanitarie, la struttura attingeva l’acqua da un pozzo privato per il quale non è stata rinvenuta la certificazione di potabilità.
Catania
Sono due le aziende della zona sottoposte a controllo e sanzione da parte dei NAS, per un totale di 700 litri di vino bianco sequestrato. A essere sotto accusa è lo stoccaggio in vasi vinari non tracciati e 10 kg di coadiuvante tecnologico (trucioli di rovere) utilizzato abusivamente nelle pratiche enologiche sui vini DOP.
Nell’altra azienda, la presenza dei vasi vinari non registrati ha fatto scattare il sequestro, oltre al rinvenimento di 38 kg di sostanze zuccherine utilizzate per la contraffazione dei prodotti. Il tutto per un valore di circa 90.000 euro.
Produzione del vino in Italia, patrimonio nazionale
La produzione di vino nel nostro Paese fa parte del patrimonio nazionale e pertanto va tutelato senza esitazioni. Stando ai dati di Coldiretti, si tratta di un settore con
un fatturato di quasi 14 miliardi nel 2022, 310 mila aziende agricole coinvolte e opportunità di lavoro nella filiera per 1,3 milioni di persone.