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Smart working, verso la proroga al 30 giugno 2024: cosa prevede il nuovo emendamento

di Valentina Zappalà pubblicato:
3 min

Smart working, proroga al 2024 sempre più vicina. In Senato, è attualmente in discussione un emendamento che potrebbe rendere possibile tale opzione fino al prossimo 30 giugno, ma non per tutti. Ecco tutte le news attualmente disponibili in merito.

Smart working, verso la proroga al 30 giugno 2024: cosa prevede il nuovo emendamento

Nelle ultime ore, si è tornato a parlare di lavoro agile. Nel dettaglio, una proroga al 30 giugno 2024 dello smart working per lavoratori fragili e genitori sembra essere sempre più probabile.

Con il decreto precedente, il DL 29 settembre 2023, tale opportunità è stata confermata ancora, con proroga fino al 31 dicembre 2023. Nel dettaglio, fino alla fine dell’anno corrente potranno optare per il lavoro agile sia i lavoratori fragili, sia i genitori di minori under 14.

La possibilità di fruire dello smart working fino al 31 dicembre 2023, inizialmente, avrebbe potuto essere preclusa ai lavoratori della Pubblica Amministrazione. Invece, l’ultima proroga ha concesso il lavoro da casa anche a questa categoria, purché il lavoratore rispetti ovviamente i requisiti di accesso.

E adesso, nuovamente, si torna a parlare della possibile proroga dello smart working nel 2024. Ecco tutte le novità attualmente già note in merito.

Smart working, verso la proroga al 30 giugno 2024: cosa prevede il nuovo emendamento

La possibilità di una proroga dello smart working al 30 giugno 2024 è stata richiesta mediante un recente emendamento. Il testo dell’emendamento in questione che, di fatto, propone di prorogare di altri sei mesi la scadenza del lavoro da casa, è stato già presentato alla Commissione Finanze e Tesoro del nostro Senato.

Il nuovo testo è infatti contenuto all’interno del disegno di legge del prossimo Decreto Proroghe Fiscali. Decreto che, ovviamente, non si occupa solamente della possibile proroga smart working al 2024, ma che ne contiene disposizioni.

Rispetto a quanto previsto attualmente, infatti, le regole e i requisiti di accesso al lavoro da casa potrebbero subire sensibili variazioni.

Smart working, possibile proroga al 30 giugno 2024: chi sono i lavoratori interessati

Fino al prossimo 31 dicembre 2023, come gli interessati sanno ormai molto bene, potranno aver diritto al lavoro agile determinate categorie di lavoratori.

Innanzitutto, i lavoratori fragili con patologia cronica di grave entità, ovviamente accertando e dimostrando la gravità della propria situazione di salute. Inoltre, anche i lavoratori con a carico figli con età al di sotto dei 14 anni possono continuare a fruirne.

Come detto, al momento possono accedere a questa opportunità sia i lavoratori del settore privato, che i dipendenti pubblici. L’ultima proroga ha concesso anche ai dipendenti della PA la possibilità di continuare a lavorare da casa.

Invece, con la proroga al 2024 dello smart working, potrebbe cambiare la platea dei lavoratori ammessi. Al momento, i nuovi requisiti sono ancora in discussione. Tuttavia, si parla già della possibilità di concedere il lavoro da remoto fino al 30 giugno 2024 solo ai genitori con figli sotto i 14 anni, escludendo dalla proroga i lavoratori della PA.

Emendamento proroga smart working al 2024: quando verrà confermato

Al momento, comunque, si tratta solamente di ipotesi. La possibilità di una proroga dello smart working al 2024 è attualmente in valutazione presso la Commissione in Senato.

Dopo il 7 novembre 2023, qualora giudicato valido, l’emendamento dovrà poi passare al Parlamento. Bisognerà dunque attendere ancora qualche settimana per avere conferma della proroga.

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