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Il conto corrente va dichiarato nel Modello 730/2024? Ecco quando scatta l’obbligo

di Valentina Zappalà pubblicato:
3 min

In caso di possesso di conto corrente, è necessario dichiararlo sul Modello 730/2024? Se sì, in quali casi? Scopriamolo.

Il conto corrente va dichiarato nel Modello 730/2024? Ecco quando scatta l’obbligo

Devo dichiarare il conto corrente sul Modello 730/2024? Questa domanda è molto frequente tra i contribuenti che si apprestano a presentare la dichiarazione dei redditi.

Dato che c’è molta confusione in merito, abbiamo risposto all’interrogativo in questa guida. Oggi scopriremo quindi insieme se il conto corrente va dichiarato sul Modello 730 (o sul Modello Redditi, a seconda dei casi).

Il conto corrente va dichiarato nel Modello 730/2024?

Soprattutto in periodo di dichiarazione dei redditi, è frequente domandarsi se il conto corrente va dichiarato sul Modello 730/2024. E la stessa domanda se la pongono anche coloro che presentano Modello Persone Fisiche.

Per rispondere a questa domanda, in linea generale, possiamo dire che il conto corrente non va dichiarato.

Infatti, grazie all’Archivio dei rapporti finanziari, l’Agenzia delle Entrate sa bene quali contribuenti possiedono un conto e possiede informazioni circe le giacenze sui conti stessi.

Per questo motivo, il conto corrente non va indicato nel 730. All’interno della dichiarazione dei redditi 2024 sarà ovviamente necessario elencare i singoli redditi ricevuti, ma non il conto.

Tuttavia, è bene considerare che esistono delle eccezioni che rendono necessario l’inserimento del conto corrente in dichiarazione. In questi specifici casi, cioè, c’è l’obbligo di inserirlo nel Modello 730/2024 (o nel Modello Redditi), pena sanzioni pecuniarie anche abbastanza pesanti.

Quando un conto corrente deve essere dichiarato nel Modello 730/2024?

Infatti, chi possiede un conto corrente all’estero deve necessariamente indicarlo nel Modello 730/2024. Si tratta di un vero e proprio obbligo.

Un contribuente che possiede domicilio fiscale in Italia, ma ha aperto un conto corrente all’estero, dovrà quindi necessariamente indicare tale conto in dichiarazione dei redditi.

E questo vale non solo per i conti esteri, ma per qualsiasi attività finanziaria estera: ogni movimento andrà dichiarato in Italia.

C’è però un limite, entro il quale la necessità di dichiarazione non sussiste. Se il conto estero ha un deposito inferiore a 15.000 euro, l’obbligo di inserimento nel 730/2024 decade.

Per conti con depositi a partire dai 15.000 euro, invece, vige l’obbligo di dichiarazione.

Da segnalare, comunque, che conta anche la consistenza media: se questa è superiore a 5.000 euro, sarà necessario indicare il conto estero sul Modello 730. Infatti, per conti con consistenza media superiore a tale cifra sarà necessario pagare l’IVAFE, e il conto andrà dunque dichiarato.

Il conto corrente estero va segnalato sul Modello 730/2024 utilizzando il Quadro W. Si tratta di una novità prevista per l’anno corrente: fino al 2023, era necessario compilare il vecchio Quadro RW.

Cosa succede se non si dichiara un conto corrente?

Per i contribuenti in possesso di conto corrente all’estero non inserito sul Modello 730/2024 o sul Modello Redditi, sono ovviamente previste sanzioni.

In generale, la sanzione varia dal 3 al 15% dell’ammontare sul conto non dichiarato. Ma la sanzione sale qualora il conto sia detenuto in uno dei cosiddetti “paradisi fiscali”.

Per questi casi, la sanzione prevista raddoppia: può dunque andare dal 6 al 30% degli importi non dichiarati.

L’Agenzia delle Entrate potrebbe altresì tentare di recuperare le somme non dichiarate, e anche questi importi andranno pagati, in aggiunta alle sanzioni.

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