Settore auto e Stellantis in frenata, ecco le cause
pubblicato:Il comparto patisce le difficoltà dell'auto elettrica e la concorrenza cinese, Stellantis incalzata dal governo
Seduta difficile per il settore auto e ancor di più per Stellantis che segna una performance peggiore rispetto all'indice europeo del comparto. La debolezza dei titoli dei produttori di veicoli a quattro ruote trae oggi origine da una serie di notizie negative.
Volkswagen allo scontro con i sindacati
Tra queste quella riferita da Reuters che ha scoperto che il costo del lavoro vi Volkswagen è superiore a quello delle concorrenti: 15,4% sui ricavi nel 2023 contro il 9,5-11 per cento di BMW, Daimler e Stellantis. L'agenzia ha potuto esaminare una nota interna del consiglio di fabbrica dove si sottolinea la necessità di restare competitivi nel mercato domestico a fronte della concorrenza più a buon mercato dei produttori cinesi. Domani parte un nuovo difficile giro di trattative con i sindacati: questi ultimi chiedono un aumento dei salari del 7%, Volkswagen vorrebbe ridurli del 10%.
Ford taglia personale in Europa
Ford ha invece annunciato che punta a tagliare del 14% la forza lavoro in Europa a causa delle difficoltà nel settore delle auto elettriche. Il colosso USA cita, oltre alla debole domanda di questo tipo di veicoli, lo scarso sostegno dei governi in termini di incentivi all'auto elettrica e la concorrenza sleale dei produttori cinesi che invece vengono sovvenzionati da Pechino. Si tratta di circa 4 mila posti di lavoro (il 2,3% della forza lavoro globale di Ford) soprattutto in Germania e Regno Unito.
Stellantis rinvia lancio elettriche
Venendo allo specifico di Stellantis segnaliamo che è stato rinviato a metà 2025 (da entro fine 2024) il lancio dei pick-up Ram e suv Jeep elettrici. La notizia è arrivata nel corso della presentazione da parte dell'a.d. Carlos Tavares di Stla Frame, una delle quattro piattaforme elettriche globali (elementi fondamentali del piano Dare Forward 2030), che sarà utilizzata sul mercato americano proprio per produrre veicoli elettrici di grandi dimensioni.
Stop alla produzione
Ma non è tutto perché Stellantis ha anche informato i sindacati che lo stabilimento di motori di Termoli verrà fermato dal 16 al 22 dicembre, mentre la fabbrica di auto di Cassino farà una giornata di stop il 29 novembre. Il gruppo dice di voler dare continuità alla sua attività in Italia ma si trova ad affrontare sfide difficili come la scarsa richiesta di auto elettriche, la concorrenza cinese e l'accumulo delle scorte.
Urso incalza su piano investimenti Italia
Inoltre il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel corso di un question time parlamentare ha invitato Stellantis a presentare entro il 16 dicembre "un piano Italia convincente e sostenibile, che preveda investimenti negli stabilimenti del nostro Paese [...] solo se ci saranno risposte convincenti e assertive su questi punti sarà possibile, con il concorso di tutti gli attori, supportare il percorso definito dall'azienda".