Sarà dura per le banche con scenario tassi BCE: non secondo Barclays

di Simone Ferradini pubblicato:
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L'economia dell'eurozona presenta rischi al ribasso e l'Eurotower spingerà sul taglio dei tassi. I margini di interesse delle banche potrebbero andare sotto pressione

Sarà dura per le banche con scenario tassi BCE: non secondo Barclays

Seduta incerta per i bancari all'indomani dell'atteso taglio di una quarto di punto dei tassi ufficiali da parte della BCE. La mossa era largamente attesa ma il tono del messaggio uscito dall'Eurotower lascia la porta aperta a ulteriori mosse accomodanti. In realtà alcuni membri del Consiglio Direttivo (l'organo che prende le decisioni di politica monetaria) avevano indicato un -0,50% come la mossa più appropriata ma alla fine la decisione su -25 bp è stata unanime. Però evidentemente nell'aria qualche segnale già c'era.

Rischi al ribasso per la crescita dell'eurozona

E in effetti la presidente Lagarde nella consueta conferenza stampa post-riunione ha accennato all'abbondanza di incertezza e al cambiamento nella valutazione dei rischi al ribasso. Mentre l'inflazione è sulla strada del rientro verso gli obiettivi di lungo periodo, quello che preoccupa è la debolezza della crescita, problema che è di più difficile soluzione. Mettendo insieme questi due trend si arriva rapidamente alla conseguenza che vede la BCE spingere sul pedale dell'allentamento monetario per stimolare la stagnante economia dell'eurozona.

Ma se ridurre i tassi favorisce l'economia reale tramite la minore onerosità dei finanziamenti, dall'altro danneggia le banche nei margini di interesse, ovvero nell'aggregato di conto economico che a partire dalla seconda metà del 2022 (dall'avvio della stretta monetaria) ha maggiormente contribuito al boom di profitti dei gruppi del settore.

Scenario sfavorevole? Non secondo Barclays

Lo scenario si profila quindi meno favorevole per il comparto. Ma non la pensa così Baclays. Per gli analisti della banca inglese il giudizio resta positivo. In vista della riduzione dei tassi d'interesse hanno tagliato le stime sull'utile per azione 2025 e 2026 ma solo di un modesto 1-2 per cento.

Gli esperti, nonostante la sovraperformance rispetto all'indice Stoxx 600 Europe a partire dal 2022, fanno notare che i multipli dello Stoxx 600 Banks Europe sono inferiori sia rispetto all'indice generale che al valore settoriale storico.

Ne concludono che le attuali quotazioni ancora non incorporano adeguatamente i cambiamenti positivi avvenuti nel settore in termini di redditività e rendimenti per gli azionisti.

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