Riscaldare la casa: come stare bene senza consumare troppo

di Emanuela Lombardi pubblicato:
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Meglio non farsi cogliere impreparati, dal momento che l'inverno è alle porte. Ecco i suggerimenti giusti per riscaldare la casa e stare bene ma senza spendere troppo.

Riscaldare la casa: come stare bene senza consumare troppo

Uno degli obiettivi principali degli italiani, in questo momento, è di riscaldare la casa e stare bene, senza consumare troppo.

Le basse temperature stanno arrivando un po’ ovunque, da nord a sud della penisola, meglio non farsi cogliere impreparati. Se è pur vero che il caldo anomalo ha il vantaggio di farci risparmiare sui costi del riscaldamento, sicuramente il freddo apporta i suoi benefici, all’ambiente e alla salute dell’uomo.

Meglio dunque organizzarsi per tempo, così da economizzare sul budget che magari l’anno scorso abbiamo sforato, per via della scarsa manutenzione degli impianti o l’uso eccessivo di gas metano per sopperire ad alcune mancanze.

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Come risparmiare per riscaldare la casa

La parola d’ordine, in questo caso, è manutenzione. Far controllare la caldaia e l’impianto regolarmente permette di evitare urgenze (e quindi di pagare un occhio della testa per un intervento di emergenza) ma anche di avere la certezza di non sprecare energia, attraverso perdite, malfunzionamenti e dispersioni termiche.

Lasciando la caldaia pulita ad aprile o maggio (quando definitivamente si spengono i termosifoni), è sufficiente un rapido controllo ad ottobre o novembre, prima di far ripartire il sistema.

Uno dei miti più comuni da sfatare è quello secondo il quale, se si alza al massimo il riscaldamento, allora casa si riscalda più velocemente. Certamente una bella tentazione, quando si rientra alla sera infreddoliti e stanchi, dopo una giornata di lavoro.

Riscaldare la casa: come stare bene senza consumare troppo

In realtà si tratta di una pessima abitudine, che comporta un elevato consumo di energia (ma anche di inquinamento per l’ambiente). A questo punto è meglio investire una piccola somma in un termostato da regolare anche da remoto (tramite smartphone), così da attivare l’impianto di riscaldamento al minimo, un’oretta prima di rientrare a casa.

Infatti è preferibile mantenere la temperatura di casa tra i 19°C e i 21°C anche per un tempo più prolungato e non avere i termosifoni bollenti per un’ora o due al giorno.

Come usare i termosifoni per risparmiare

Non solo l'impianto però, anche i caloriferi stessi vanno trattati con cura. Al pari dei mobili o di altri complementi di arredo della casa, vanno regolarmente spolverati e puliti (magari con l’ausilio di un economico spolverino che si infila agevolmente tra gli elementi).

Ebbene, può sembrare un accorgimento da poco ma non lo è, dal momento che anche un sottile strato di polvere riduce la potenza del riscaldamento addirittura del 30%. Praticamente un terzo dell’efficienza dell’impianto, è bene non trascurare questo aspetto dunque.

Un’altra dispersione di energia (addirittura fino al 15%) si verifica nel momento in cui è presente dell’aria nel circuito di riscaldamento. Ecco perché, prima di accendere i riscaldamenti, è bene munirsi di un secchio da posizionare sotto la valvola di sfiato. Si fa girare quest’ultima di mezzo giro in verso antiorario e si attende fino a quando non sgorga l’acqua.

A questo punto, vuol dire che il calorifero è pronto per dare il meglio di sé.

Ovviamente, l’operazione va eseguita per ogni termosifone di cui si dispone in casa e anche sui termoarredo, come mostra questo video di Carlo Gaiano.

Qual è il modo più economico per riscaldare la casa

Per quanto si possa economizzare sull'utilizzo dei termosifoni, e quindi della caldaia a gas metano, i metodi più economici per riscaldare una casa restano le stufe, sia a pellet che a legna.

Soprattutto se l’ambiente da riscaldare è grande e dislocato su più piani, la stufa permette di potenziare il calore presente all’interno dell’immobile, perché oltre a servirsi dei caloriferi, irradia anche il calore in maniera diretta, riscaldando nell’immediato la stanza in cui è collocata.