Piazza Affari sui minimi da febbraio, settimana in forte calo

di Simone Ferradini pubblicato:
4 min

Borsa italiana in forte ribasso: il FTSE MIB ha chiuso a -2,55% (performance settimanale -5,30%), il FTSE Italia All-Share a -2,47%, il FTSE Italia Mid Cap a -1,67% e il FTSE Italia STAR -1,68%.

Piazza Affari sui minimi da febbraio, settimana in forte calo

In netta flessione le altre principali Borse europee: EURO STOXX 50 -2,67%; Londra (FTSE 100) -1,31%; Francoforte (DAX) -2,33%; Parigi (CAC 40) -1,61%; Madrid (IBEX 35) -1,67%.

Wall Street in forte calo dopo la chiusura delle Borse europee: S&P 500 -2,1%, NASDAQ Composite -2,3%, Dow Jones Industrial -2,3%.

I principali dati macroeconomici pubblicati oggi

Il Bureau of Labor Statistics ha comunicato che a luglio negli USA i lavoratori dipendenti non agricoli hanno fatto segnare una variazione pari a +114 mila unità (livello più basso da febbraio 2021) dopo quella da +179 mila di luglio (rivista da +206 mila) e i +175 mila del consensus. Il tasso di disoccupazione si è attestato a 4,3% (livello più alto da novembre 2021) dopo il 4,1% di giugno e contro il 4,1% del consensus.

Il Census Bureau ha comunicato che a giugno negli USA l'indice degli ordini industriali ha fatto segnare una variazione pari a -3,3% m/m dopo il -0,5% di maggio e contro il -2,9% del consensus. Il dato depurato dal settore trasporti (molto volatile) si è attestato a +0,1% m/m dopo il -0,7% di maggio.

L'ISTAT ha comunicato che a giugno le vendite al dettaglio in Italia sono calate dell'1,0% annuo, contro l'aumento dello 0,5% della lettura finale di maggio. Su base sequenziale le vendite sono calate dello 0,2% contro il precedente aumento dello 0,4% e l'incremento dello 0,2% del consensus.

L'ISTAT ha comunicato che a giugno in Italia la produzione industriale è calata del 2,6% annuo (su base rettificata per le variazioni di calendario), in miglioramento rispetto al -3,3% della lettura finale di maggio. Su base mensile la produzione industriale è tuttavia salita dello 0,5% in linea con il dato di maggio e la lettura invariata del consensus.

Borsa italiana, banche e STM sotto pressione

Settore bancario in ulteriore ribasso: l'indice FTSE Italia Banche segna -4,53% dopo il -4,7% di ieri, l'EURO STOXX Banks -4,3%. Il comparto viene penalizzato dallo scenario sui tassi (il mercato punta su altri tre tagli da 25 bp della BCE entro fine anno e almeno -100 bp complessivi da parte della Fed) e dalle indiscrezioni secondo cui il governo sta pensando a un'extra tassa su banche, assicurazioni, energia e lusso. Unicredit -5,00%, Intesa Sanpaolo -4,41%, Generali -3,03%, Eni -2,30%, Saipem -5,37%, Moncler -2,11%.

STMicroelectronics -5,77% sui minimi da oltre due anni in scia al crollo di Intel -25% dopo i risultati inferiori alle attese nel secondo trimestre. Intel ha anche annunciato che taglierà del 15% i dipendenti (per la maggior parte entro fine anno) e sospenderà la distribuzione del dividendo.

Stellantis -3,33% scivola sui minimi da giugno 2023. Le vendite di auto in Italia a luglio sono salite del 4,66% a/a mentre il gruppo italofrancese ha registrato un calo dell'8,38%, la quota è scesa al 28,04% dal 30,04% dell'anno scorso.

Segni positivi tra le utility grazie alle loro caratteristiche difensive e alla flessione dei rendimenti. Snam +2,43%, Terna +2,02%, Italgas +1,81%.

Technogym +3,45% in deciso rialzo grazie ai buoni risultati conseguiti nel primo semestre: ricavi a 402,1 milioni di euro +8,7% a/a, utile netto rettificato a 32,5 milioni +15,4% a/a.

Salvatore Ferragamo +1,08% sale in controtendenza all'indomani della pubblicazione dei risultati al 30 giugno. Nonostante il segno meno su tutte le metriche principali si osservano alcuni elementi incoraggianti come la crescita del margine EBITDA, il rallentamento della flessione dei ricavi nel secondo trimestre e la sovraperformance del canale distributivo diretto.

Scatta l'euro, BTP poco mosso, male lo spread

Euro in accelerazione, tocca i massimi dal 18 luglio contro dollaro. EUR/USD al momento segna 1,0915 circa.

BTP poco mosso, spread in deciso peggioramento. Il rendimento del decennale segna 3,63% (chiusura precedente a 3,64%), lo spread sul Bund 150 bp (140) (dati MTS).

Materie prime: oro e petrolio deboli, gas solido

Il petrolio in decisa flessione, Brent sui minimi da febbraio. Il future ottobre sul Brent segna 77,00 $/barile, future settembre sul WTI segna 73,55 $/barile.

Gas sopra la parità dopo il +3,1% di ieri, toccati i massimi dal 3 giugno. Il Dutch TTF Natural Gas Future settembre segna 37,0250 euro/MWh, +0,2% rispetto alla chiusura della seduta precedente (36,9690).

Oro in calo dal picco a 2478 $/oncia toccato a inizio pomeriggio. Ricordiamo il record storico a 2484 $/oncia del 17/7. Prezzo attuale in area 2430 $/oncia (oro spot).