Oro record con geopolitica e finanza

di Simone Ferradini pubblicato:
2 min

Tassi in calo e dollaro debole aumentano l'attrattività del bene rifugio per eccellenza

Oro record con geopolitica e finanza

Oro +27% da inizio anno

Nuova accelerazione dell'oro che di primo mattino ha fatto segnare il nuovo record storico a 2631,40 dollari/oncia. In termini più comprensibili per l'italiano medio, il metallo giallo ha raggiunto gli 83,2 euro al grammo circa. Da inizio anno l'oro guadagna il +27%, la performance migliore dal 2010. Ovviamente l'interrogativo è se il rally continuerà o meno. Su questo punto alcuni analisti sono scettici dato che la domanda dall'Asia è scarsa, così come i flussi in arrivo dagli ETF (i fondi quotati che investono sul metallo fisico o su indici, valute, obbligazioni ecc.): in altre parole a loro avviso il rischio di correzione è altro.

Escalation in Medio Oriente

D'altro canto i fondamentali a sostegno della tendenza rialzista sono ben presenti. In primis le tensioni geopolitiche: l'oro è il bene rifugio per eccellenza e le notizie provenienti del Medio Oriente non fanno altro che confermare la criticità del momento attuale. Israele sta attaccando con decisione Hezbollah, il partito militare islamico appoggiato dall'Iran, con raid aerei nel sud del Libano. Sullo sfondo il conflitto Russia-Ucraina resta una fonte di instabilità.

Tassi e dollaro in flessione

In secondo ordine gli aspetti finanziari. L'avvio con il botto della fase di rilassamento della politica monetaria della Federal Reserve fornisce ulteriore sostegno al metallo giallo. La riduzione da 0,5% dei tassi ufficiali nella scorsa settimana sarà seguita a almeno un altro -50 bp entro fine anno e altri -100 bp nel corso del 2025. Questo scenario riduce il costo di detenzione dell'oro (che non frutta interessi) e indebolisce il dollaro, rendendo più conveniente comprare oro per soggetti basati in altre valute.