Borsa Oggi, Buzzi ed Stmicroelectronics sotto i riflettori
pubblicato:Buzzi, analisti positivi, ma limitati margini per un ulteriore upside. Stmicroelectronics, il posticipo dei target alimenta la quarta seduta consecutiva di ribasso
Buzzi, analisti positivi, ma limitati margini per un ulteriore upside
Seduta positiva ieri per Buzzi. Il titolo ha guadagnato lo 0,92% a 41,5 euro. I prezzi hanno oscillato tra 41,42 e 42,12 euro.
Deutsche Bank ha abbassato la raccomandazione su Buzzi Unicem da Buy a Hold a causa del recente rally del titolo, che ha raggiunto i massimi storici. Il prezzo obiettivo è stato incrementato a 43 euro (da 42 euro).
Il settore delle costruzioni beneficia della stabilizzazione macroeconomica, con un focus sulle infrastrutture negli USA e in Europa, supportate da incentivi. Tuttavia, i tassi di interesse elevati e il rallentamento della domanda di nuove residenze potrebbero limitare la crescita.
L'elezione di Donald Trump potrebbe favorire ulteriori investimenti infrastrutturali negli USA. La stabilità dell'Infrastructure Investment and Jobs Act è garantita, ma restano incertezze sull'Inflation Reduction Act.
Gli USA rappresentano circa il 40% del fatturato 2023 di Buzzi, seguiti da Italia e Germania. L'azienda vanta margini EBITDA (29%) ed EBIT (23%) superiori ai competitor e una solida liquidità di 900 milioni di euro, offrendo potenziale per M&A o incrementi nei dividendi.
Previsioni 2025: Attesa una crescita dei ricavi del 10% anno su anno (+3,1% organico), con un margine EBITDA stimato al 29,2%. La liquidità dovrebbe superare 1 miliardo di euro, supportata anche dalla cessione di asset ucraini e dal consolidamento della JV in Brasile.
Il titolo ha guadagnato oltre il 50% da inizio anno e tratta a circa 4,3 volte l’EV/EBITDA, sotto la media dei peer (7,5 volte). Sebbene la valutazione sia considerata ancora interessante, il rally recente spinge Deutsche Bank a consigliare prudenza.
J.P. Morgan vede un potenziale rialzo nel settore del cemento europeo, supportato da fondamentali di settore in miglioramento, aspettative di consenso per il 2024 al rialzo e un primo semestre del 2025 ricco di catalizzatori. Gli analisti hanno migliorato il giudizio su Buzzi a Neutral da Underweight, grazie alla spinta attesa dagli investimenti infrastrutturali accelerati negli Stati Uniti. Rimane la meno preferita tra i titoli coperti, ma beneficia delle dinamiche positive del settore.
Stifel ha iniziato la copertura su Buzzi con un rating Hold e un prezzo obiettivo fissato a 38 euro, rispetto alla chiusura di ieri a 41,12 euro. Buzzi è considerata tra i migliori operatori nel comparto cementizio, grazie al forte potenziale di crescita dei volumi sia nel breve che nel lungo termine, supportato da un elevato leverage operativo.
Gli analisti apprezzano la presenza consolidata in Italia, ma sottolineano che l'esposizione significativa al mercato americano rende altri operatori del settore più attraenti in termini di valore.
Nonostante i fondamentali solidi, il titolo è considerato correttamente prezzato, lasciando spazio limitato per ulteriori rialzi rispetto ai livelli attuali. In conclusione Stifel riconosce la solidità del modello di business di Buzzi, ma ritiene che il potenziale di upside sia limitato, suggerendo opportunità migliori all'interno del settore cementizio globale.
L'azione di Buzzi ha superato l'11 novembre con un gap rialzista (base a 40,20) il lato alto del canale crescente disegnato dai minimi di settembre 2022. Nello stesso momento i prezzi si sono lasciati alle spalle anche il massimo del 20 maggio, a 40,08 euro. Da questa coppia di segnali rialzisti dovrebbe seguire il test del target dato dal "raddoppio" del canale, a 46,40 euro. Solo ripiegamenti al di sotto di area 40 potrebbero fare temere l'avvio di una discesa più ampia, con target almeno a 37,46 euro, base del gap rialzista del 6 novembre. Supporto successivo a 34,90 euro.
Stmicroelectronics, il posticipo dei target alimenta la quarta seduta consecutiva di ribasso
Quarto ribasso consecutivo per STMicroelectronics che ieri ha ceduto l'1,1% dopo le indicazioni arrivate dal Capital Markets Day. Il gruppo ha posticipato dal 2027 al 2030 il raggiungimento dell'obiettivo di almeno 20 miliardi di dollari di ricavi. Il management ha inoltre definito un "modello finanziario intermedio che prevede ricavi intorno a 18 miliardi di dollari e un margine operativo compreso tra il 22% e il 24% nel 2027-2028".
Graficamente i prezzi hanno toccato proprio ieri nuovi minimi annuali, dimezzando il proprio valore da inizio anno. Il trend ribassista appare per ora solido, per quanto nell'immediato la presenza del supporto in area 22,80 potrebbe favorire una reazione almeno temporanea. Necessario il ritorno oltre 24,30 per generare un primo segnale di ripresa che possa dare credito ad un rimbalzo più duraturo. Resistenza successiva in area 25,50, poi via libera verso 27,50 circa. Se la settimana dovesse invece chiudersi sotto 23,80 il trend ribassista resterebbe solido ed anticiperebbe il probabile test a 21,50 euro, riferimento intermedio lungo il cammino verso il target in area 20,00.