Massimi dal 2000 per Leonardo, ecco i perché del rally

di Simone Ferradini pubblicato:
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Il titolo approfitta di una serie di fattori favorevoli, sia di settore che specifici

Massimi dal 2000 per Leonardo, ecco i perché del rally

Nuova accelerazione oggi per Leonardo (+4,3% a 25,76 euro) che si porta sui massimi da settembre 2000. Il titolo approfitta di una serie di circostanze favorevoli. Tra queste i report di due importanti broker come Equita e Mediobanca: entrambi confermano le raccomandazioni positive (buy e outperform) e incrementato i rispettivi target a 27,50 (+8% sul precedente) e a 30 euro (+7%).

Giovedì scorso i dati dei primi nove mesi del 2024 hanno visto ordini e i ricavi in crescita rispettivamente dell'11,1% e 17,6%, EBITA a +18,9%, Free Operating Cash Flow a +8,9% e utile netto a 730 milioni dai 301 dello stesso periodo del 2023. Buone notizie anche sul fronte dell'indebitamento netto, in calo del 18,2%.

Il FT spazza via i timori sul GCAP

Motivi più che sufficienti per migliorare le stime e dare il via agli acquisti. A questo elemento si è aggiunta l'indiscrezioni del Financial Times secondo cui il governo britannico ha dato l'ok al Global Combat Air Programme (GCAP), il programma che coinvolge anche Italia e Giappone per la produzione di un aereo da combattimento di nuova generazione (il successore dell'Eurofighter Typhoon) entro il 2035. Spazzati via i timori di stop alla luce delle riduzione delle spese militari decise dal governo laburista. Un annuncio formale è atteso nelle prossime settimane. Il GCAP vede la partecipazione, oltre a Leonardo, della britannica BAE Systems e della giapponese Mitsubishi Heavy Industries.

Contesto geopolitico favorevole

In generale il momento è favorevole ai gruppi attivi nel settore difesa. Il quadro geopolitico è estremamente instabile con due conflitti maggiori in atto (Russia-Ucraina e Medio Oriente), più l'elezione di Trump alla Casa Bianca. Quest'ultimo potrebbe far terminare la guerra in Ucraina ma la conseguenza potrebbe essere la necessità per l'Unione Europea di accelerare sul fronte delle spese militari per compensare il venir meno dell'impegno USA all'estero.

Meglio i titoli della difesa europei degli americani

Quest'ultima considerazione è confermata dalla miglior performance dei gruppi del settore europei rispetto a quelli USA nell'ultima settimana. Le americane Raytheon Technologies, Lockheed Martin, Northrop Grumman Corporation, General Dynamics sono in rialzo del 4-6 per cento. La britannica BAE Systems segna invece +11%, le francesi Safran +6%, Thales +10% e Dassault Aviation +8%.

Ma a brillare sono soprattutto Rheinmetall +20% e Leonardo +18%, peraltro protagoniste della recente costituzione della joint venture (Leonardo Rheinmetall Military Vehicles) per lo sviluppo e la produzione di veicoli militari da combattimento: in particolare il nuovo carro armato che sostituirà l'Ariete nell'esercito italiano. Il programma Armored Infantry Combat System (AICS) prevede l'acquisizione futura di oltre 1.000 sistemi di combattimento corazzati in 16 varianti, una commessa da 23,2 miliardi di euro in 15 anni.