INPS, indietro i soldi di invalidità civile e pensioni: paura per questi pensionati

di Chiara Turano pubblicato:
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Bacchettata dall’INPS per i percettori dell’assegno di invalidità civile e pensioni costretti a restituire entro dicembre 2022 i soldi percepiti indebitamente. A mettere nero su bianco la notizia del recupero delle somme versate dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale è il Decreto Aiuti ter. Ecco chi rischia di dover dare indietro tutto.

Brutte notizie arrivano da Decreto Aiuti Ter per i percettori dell’assegno di invalidità civile e delle pensioni. Il provvedimento ha dettato ferree disposizioni circa il recupero delle prestazioni erogate dall’INPS e percepite indebitamente dai cittadini italiani.

Per essere più precisi, il Decreto Aiuti Ter ha introdotto una novità riguardante la tempistica di recupero delle somme corrisposte dall’INPS ed indebitamente incassate da parte dei destinatari.

Nello specifico, il provvedimento non ha fatto altro che definire la scadenza entro cui queste somme di denaro devono essere restituite all’INPS entro la fine del prossimo anno.

Ma chi corre il rischio di perdere i soldi percepiti dall’INPS a titolo di assegno di invalidità civile e di pensione rispettando le nuove indicazioni fornite dal Decreto Aiuti Ter sul recupero delle somme entro dicembre 2023?

Scopriamolo subito nei paragrafi a seguire.

INPS, indietro i soldi di invalidità civile e pensione: cosa prevede il Decreto Aiuti Ter

Prima di entrare nello specifico dei cittadini che rischiano di dover dare indietro i soldi di pensioni e invalidità civile incassati indebitamente, occorre entrare nel merito del Decreto Aiuti Ter e delle disposizioni dettate sul tema.

Sfortunatamente, il provvedimento ha riconfermato il piano di recupero delle somme versate dall’INPS e incassata dai cittadini percettori di pensioni e assegno di invalidità civile.

Nel dettaglio, a restituire i soldi dei trattamenti previdenziali percepiti saranno i cittadini che hanno incassato l’assegno di invalidità civile e le pensioni pur non essendo in possesso dei requisiti previsti per il loro riconoscimento.

Per questi, la restituzione degli importi all’INPS scatta, dunque, successivamente al controllo delle domande fatte dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale sulla sussistenza dei requisiti richiesti.

INPS, indietro i soldi di invalidità civile e pensioni: paura per questi pensionati

Non appena le indicazioni fornite dal Decreto Aiuti Ter hanno iniziato a circolare nel web i cittadini si sono messi subito in allerta. La paura di dover restituire all’INPS quanto percepito a titolo di pensione o di assegno di invalidità civile fa novanta.

Ma tirando le somme chi è interessato dal processo di restituzione entro dicembre 2023 delle somme indebitamente percepite in passato?

Naturalmente, non tutti i cittadini saranno chiamati a restituire all’INPS le somme indebitamente percepite. L’intervento, infatti, riguarderà solo una specifica fetta di italiani a cui sono stati erogati assegni di invalidità e pensioni non effettivamente dovute.

La differenza in questo senso la fa il periodo d’imposta.

Per essere più chiari, il rischio di dover restituire i soldi percepiti riguarda una specifica campagna di controllo reddituale connessa ai trattamenti previdenziali in questione.

Ebbene, il rischio di dover restituire entro dicembre 2023 quanto percepito indebitamente tra pensione e invalidità civile andrà ad interessare solo i trattamenti riferiti al periodo d’imposta 2020 e 2019.

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