Gas sui massimi da oltre due anni, scendono le scorte

di Simone Ferradini pubblicato:
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Il rally del gas fomentato anche dalle previsioni meteo e dalle possibili conseguenze della guerra commerciale di Trump

Gas sui massimi da oltre due anni, scendono le scorte

Prezzo del gas in fibrillazione. Il Dutch TTF Natural Gas future scadenza marzo ha toccato a inizio mattinata il massimo da oltre due anni a 58,750 €/MWh, prolungando il rally originato dal minimo pluriennale a 22,315 toccato un anno fa circa. Stesso periodo ma situazioni ben diverse: a febbraio 2024 le scorte di gas dell'Unione Europea erano al 65% circa mentre oggi - anzi sabato scorso 8 febbraio - sono scese al 49% circa. In Italia le cose vanno decisamente meglio con scorte al 60%, quasi identico rispetto al 61% circa di un anno fa. In Germania invece siamo al 49% contro il 72% di un anno fa, mentre in Francia siamo ora al 30% rispetto a 54%. In Belgio al 33% dal 59% e in Svezia al 35% dal 77%.

Nord Europa in sofferenza

A quanto pare sono soprattutto i Paesi nordici a soffrire: questo a causa del clima mite di questo inverno. Sembra un controsenso ma la carenza di vento e precipitazioni ha ridotto la produzione di energia da fonti rinnovabili, costringendo a fare maggiore ricorso al gas. Inoltre le previsioni indicano per i prossimi giorni temperature molto rigide nel Nord Europa: probabile quindi che l'accelerazione del derivato di questi ultimi tempi sia frutto della speculazione.

Attenzione agli USA

Ma ci sono anche altri elementi a supporto del rally, in primis la guerra commerciale scatenata da Trump. Il presidente USA nel fine settimana ha annunciato dazi sulle importazioni di alluminio e acciaio. É possibile che si tratti di una strategia volta a mettere gli altri Paesi con le spalle al muro e trattare da una posizione di forza - come accaduto sui dazi contro Messico e Canada - ma il rischio che Trump voglia andare fino in fondo esiste.

L'Europa si trova in una posizione molto scomoda se guardiamo ai rifornimenti di gas. Le importazioni via gasdotto dalla Russia sono state sostituite in gran parte con quelle di gas liquefatto e in questo gli USA hanno recitato la parte di attore principale. Dalla padella nella brace? Difficile dirlo, di sicuro la posizione in cui si trova l'Europa al momento è decisamente scomoda.

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