Finanza e Mercati: conto alla rovescia per l'inflazione PCE
pubblicato:Il dato odierno è determinante per la decisione del 18 settembre della Federal Reserve
Finanza e Mercati: rendimenti vicini ai recenti massimi
Rendimento del BTP decennale a 3,6630%, sopra i minimi di ieri e del minimo dal 14 marzo toccato giovedì scorso a 3,5450%, sempre attiva la correzione dal massimo da novembre a 4,1810% dell'11 giugno (ricordiamo il minimo da agosto 2022 a 3,4620% toccato il 27/12 e il massimo dal 2012 a 5,04% raggiunto il 19 ottobre). Rendimento del Bund a 10 anni sale a 2,2720%, minimo ieri a 2,2205%, minimo il 21/8 a 2,1760% e toccati martedì i massimi dal 1° agosto, resta attivo il recupero dal minimo dal 4 gennaio toccato il 5/8 a 2,0740% (ricordiamo il minimo da dicembre 2022 del 27/12 a 1,8850% e il massimo dal 2011 il 4 ottobre a 3,02%).
Rendimento del T-Note USA a 10 anni a 3,8650%, sotto il massimo dal 19/8 toccato ieri pomeriggio a 3,8940%, prosegue il recupero dal minimo dal 5/8 a 3,7630% toccato il 21/8 (ricordiamo il massimo dal 2007 a 5,02% il 23 ottobre). Rendimento del T-Bond a 30 anni a 4,1470%, sotto il massimo dal 16/8 a 4,1730% di ieri pomeriggio, si allontana dal minimo dal 5/8 a 4,0400% raggiunto il 21/8 (ricordiamo il minimo da fine luglio 2023 toccato il 27/12 a 3,9430% e il top dal 2007 a 5,18% il 23/10).
Finanza e Mercati: le attese sulle mosse di Fed e BCE
Il CME FedWatch Tool assegna il 33% alla probabilità di un taglio da 50 bp (target Fed funds a 475-500 bp, attuale 525-550) nella riunione del FOMC del 18 settembre, in lieve calo dal 34-35% di ieri e ben al di sotto del 91-92% registrato il 5/8 (era 11% a fine luglio). Leggero progresso al 67% dal 65-66% di ieri per le chance di -25 bp (500-525), venerdì erano a 74-75%. Per la riunione del 7 novembre tassi a 475-500 bp probabili al 47% dal 44% di ieri (51-52% venerdì). Le probabilità di tassi a 450-475 bp scendono al 43% dal 44-45% di ieri (40-41% venerdì). Per la riunione del 18 dicembre le chance di tassi a 425-450 bp sono stabili al 44-45%, come venerdì. Salgono al 28-29% dal 25-26% di ieri (33% venerdì) quelle di tassi a 450-475 bp. In calo al 23% dal 25% di ieri (20% venerdì) le probabilità di 400-425 bp.
Il dato di ieri sul PIL americano nel secondo trimestre superiore alle attese ha leggermente diminuito l'entità attesa dei tagli dei tassi Fed: un'economia più solida del previsto rende meno necessario un aiuto da parte della politica monetaria.
Lo scenario di base resta però confermato: al momento un maxi taglio da 0,5% al prossimo meeting del FOMC sembra improbabile ma i derivati scontano un taglio complessivo entro fine anno da 1,00% possibilità di un -50 bp a novembre o dicembre sono elevate.
Oggi alle 14:30 verrà diffusa la rilevazione dell'inflazione PCE, l'indice di riferimento della Federal Reserve per i prezzi al consumo e quindi determinante per definire la prossima decisione della banca centrale americana insieme ai nuovi posti di lavoro in agenda il 6 settembre e all'inflazione CPI l'11 settembre.
I future sull'Euribor a 3 mesi (riferimento per stimare le mosse della BCE) quotano ora -8 bp circa da -7 ieri per il contratto con consegna settembre (erano -34 il 5/8); -21 bp da -20/21 ieri per ottobre; -51 bp circa da -49/50 ieri (-82 lunedì 5/8): quindi, tenendo presente che dal 6 giugno l'Euribor ha perso 24/25 bp, i derivati scontano con ampio margine di sicurezza un taglio da 25 bp dei tassi ufficiali (dopo quello del 6 giugno) nella riunione BCE del 12 settembre (contro i -50 di lunedì 5/8), quasi un altro da 25 bp nella riunione di ottobre e un terzo sempre da 25 bp a dicembre. Il mercato prevede quindi -0,75% sui tassi ufficiali entro fine anno da quasi -1,00% lunedì 5/8 e -0,50% a fine luglio.
I prossimi dati macro
L'agenda macroeconomica della settimana prevede oggi inflazione eurozona e inflazione PCE americana.