Brembo, grossa acquisizione svedese dopo l'addio a Pirelli

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
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Con circa 370 milioni di euro il colosso dei freni compra Öhlins Racing. La società delle sospensioni porta in dote circa 131 milioni di euro di fatturato annuo, due impianti e sedi commerciali anche negli Stati Uniti e in Germania. La diversificazione di Brembo riparte dopo l'addio a Pirelli

Brembo, grossa acquisizione svedese dopo l'addio a Pirelli

Brembo in rialzo a Piazza Affari dopo l’annuncio della più grande acquisizione della sua storia, che è anche un allargamento del modello di business del gruppo dai freni alle sospensioni. Il titolo guadagna il 3,37% e si porta a 10,052 euro dopo un allungo a 10,172.

Brembo, chi è la svedese Öhlins Racing

La notizia del giorno è l’acquisizione di Öhlins Racing, rinomata casa svedese di sospensioni premium impiegate anche nelle gare del MotoGP e della Formula 1 (c’è per esempio una partnership con la Scuderia Ferrari sulla F1-75). Le soluzioni del gruppo nato nel 1976 sono fornite sia sul mercato primario, che nell’aftermarket. Il prezzo pattuito è di 405 milioni di dollari, pari a circa 370 milioni di euro.

Il venditore è il colosso statunitense della componentistica per l’automotive Tenneco, una società con circa 65.800 dipendenti e 19,2 miliardi di dollari di fatturato nel 2023.

Dietro di lui il famoso fondo Apollo, che ha comprato il gruppo Tenneco nel 2022 valutandolo 7,1 miliardi di dollari (1,64 miliardi in contanti e debito per oltre 5 miliardi di dollari) e delistandolo da Wall Street in una delle più grandi operazioni della componentistica automotive degli ultimi anni.

Quando è successo Tenneco controllava già da 3 anni Öhlins Racing: l'aveva comprata dal fondatore Kenth Öhlin nel 2019 per 160 milioni di dollari ed era un nome di prestigio con cui collaborava da vent'anni.

Öhlins Racing porta in dote a Brembo 500 persone attive in due impianti, uno in Svezia e uno in Thailandia, oltre a sedi commerciali e di testing in Stati Uniti, Germania, Thailandia e Svezia. I prodotti vanno dagli ammortizzatori, alle forcelle, ai software e algoritmi sia per l’original equipment premium che per il l’aftermarket. Il gruppo è impegnato nello sviluppo della nuova generazione di sospensioni meccatroniche.

La società svedese dovrebbe chiudere l’esercizio 2024 con ricavi da 144 milioni di dollari (circa 131 milioni di euro) e un ebitda rettificato di circa 31 milioni di dollari (circa 28,17 milioni di euro). Il margine dell’ebitda rettificato è intorno al 21,5%

Se si considera che Brembo ha chiuso il primo semestre con ricavi da 2 miliardi e un ebitda da 351,4 milioni, quindi con una marginalità del 17,4% sui ricavi, la neo-acquisita porta in dote una maggiore redditività specifica.

Brembo conferma la strategia di diversificazione dopo il passo indietro su Pirelli

Ma sono soprattutto l’orientamento all’innovazione della società e la reputazione della società guidata da Tom Wittenschlaeger che probabilmente hanno spinto Brembo a fare questo passo in un’area di business contigua, ma diversa da quella tradizionale del gruppo. Il presidente esecutivo di Brembo Matteo Tiraboschi ha sottolineato che si tratta di una grande opportunità di espansione dell’offerta del gruppo nel mercato automotive.

E per il mercato è la conferma della nuova strategia di differenziazione del business di Brembo dopo l’ingresso nei mesi scorsi in Pirelli, che non è andato bene, è si è concluso appena lo scorso 2 ottobre con la vendita delle quote del 5,58% nella casa dello pneumatico per 282,9 milioni di euro. Nel caso della separazione dalla società della Bicocca era entrato il golden power del governo, il rafforzamento di marco Tronchetti Provera e Camfin nell’azionariato della società e quindi la fine di una prospettiva più condivisa con la società del Kilometro Rosso.

Brembo conferma però con la mossa di oggi l’intenzione di diversificare il business e accrescere la propria dimensione con un’ottica sempre più internazionale. Non a caso la nota del gruppo ricorda le acquisizioni recenti di SBS Friction in Danimarca e di J.Juan in Spagna che hanno completato l’offerta per i sistemi frenanti a due ruote. Del sistema Brembo fa parte anche Marchesini, che produce ruote in lega leggera per moto da strada e da pista.

Le due ruote, in cui Öhlins Racing eccelle, coprono già oggi il 13% dei ricavi complessivi di Brembo. Adesso peseranno ancora di più.

Brembo, lo scenario grafico

In borsa il titolo sta guadagnando oggi più di 3 punti percentuali ed è risalito oltre quota 10.00. Il quadro grafico è però appesantito dal ribasso degli ultimi mesi, motivo per cui saranno importanti ulteriori conferme dopo il recupero odierno, per garantire continuità al rimbalzo.

Prossime resistenze a 10,30 e 10,62 euro, oltre tali riferimenti il rialzo acquisirebbe autorevolezza e potrebbe estendersi verso 11,20, altro riferimento critico nello scenario di medio lungo periodo. Sotto 9,40 invece nuovi segnali di debolezza che andrebbero a favorire il test a 9,00 e poi a 8,70 euro circa.