Upcycling, cos’è il trend del riuso creativo sempre più in voga: esempi e differenze col riciclo

di Emanuela Lombardi pubblicato:
3 min

A metà strada tra nuovi trend e creatività, troviamo comportamenti virtuosi che possono fare la differenza, per la salvaguardia dell'ambiente. Cos'è l'upcycling ed esempi.

Upcycling, cos’è il trend del riuso creativo sempre più in voga: esempi e differenze col riciclo

Parola d’ordine: rispettare l’ambiente e salvare il pianeta dal baratro verso il quale l’uomo lo sta lanciando. Ed ecco che, a metà strada tra nuovi trend e creatività, troviamo comportamenti virtuosi che possono fare la differenza.

Come l’upcycling ad esempio, che dona nuova vita agli oggetti ma valorizzandoli e creando nuove funzionalità, a differenza del riciclo che invece riutilizza ciò che altrimenti diventerebbe un rifiuto.

Ecco nello specifico cos’è l’upcycling, esempi di come si fa e differenze con recycling e downcycling.

Cosa si intende per upcycling

L’upcycling è molto semplicemente il riuso creativo degli oggetti. Questo significa migliorare, innovare e dare nuova vita a ciò che altrimenti andrebbe buttato.

Anche il riciclo tende a prolungare la vita delle cose, così da arginare il più possibile la produzione di rifiuti inquinanti ma con una differenza sostanziale. Il riciclo “riutilizza” più volte lo stesso oggetto: si pensi ad esempio alle bottiglie di vetro che raccogliamo con la differenziata.

Ecco alcune idee incredibili su come riutilizzare i jeans, presentate in questo video di Sewing Ideas.

Quando si fa upcycling invece l’oggetto diventa qualcos’altro, per poter essere riutilizzato e quindi continuare a vivere.

A volte, si tratta di un vero e proprio riuso creativo, come ad esempio le cassette di frutta in legno che diventano fioriere, scaffali, mensole decorative e via di seguito.

In altri casi invece il riuso permette a quell’oggetto di acquisire nuove funzionalità, continuando quindi a “vivere” ma svolgendo altro rispetto a ciò per cui era stato concepito.

Un esempio di upcycling in questo senso riguarda lo smartphone da rottamare che diventa una sveglia oppure un baby phone, scaricando una specifica App e smettendo quindi di essere un telefono, per diventare altro, con un diverso valore aggiunto.

L’obiettivo comune di tutte queste forme di riutilizzo ecologico è uno solo: evitare di finire nella spazzatura. Ecco perché.

Quali sono i vantaggi dell’upcycling

Riutilizzare (come nel caso del riciclo) oppure riusare in maniera creativa sono pratiche che mirano a evitare il più possibile la formazione di rifiuti.

Questo presenta indubbi vantaggi. Prima di tutto perché meno rifiuti immettiamo nell’ambiente e meno inquiniamo. Ecco dunque che prolungando la vita delle cose che utilizziamo ogni giorno contribuisce a mantenere il pianeta pulito, evitando di ricorrere allo smaltimento dei rifiuti o agli inceneritori.

Ma dare nuova vita alle cose presenta anche un altro beneficio tangibile. Continuare a usare gli stessi oggetti o materiali (si pensi anche alla stoffa dei vestiti) significa non doverne produrre altri e questo non può che avere un impatto positivo sull’ambiente in cui viviamo.

Che differenza c’è tra Recycling e Upcycling

Come abbiamo già avuto modo di evidenziare, il riciclo ha lo scopo di riutilizzare più volte lo stesso oggetto: non butto il vetro perché dalla sua trasformazione posso creare altre bottiglie. Così per la plastica o per la stoffa dei vestiti.

Upcycling invece, come suggerisce lo stesso termine, significa innalzare l’oggetto a un livello superiore (up). Con un tocco creativo, alcuni oggetti di uso comune possono diventare perfino complementi di arredo oppure opere d’arte (le bottigliette di acqua in plastica accartocciate si usano per realizzare composizioni artistiche, come alberi di Natale ad esempio).

Upcycling, cos’è il trend del riuso creativo sempre più in voga: esempi e differenze col riciclo

Una valorizzazione dunque, reale o percepita, che fa sì che quell’oggetto acquisisca un nuovo valore aggiunto.

Cosa si intende per Downcycling

Anche il downcycling permette di far rientrare l’oggetto in questione all’interno dell’economia circolare e quindi evitare che finisca nel cumulo della spazzatura da smaltire.

In questo caso però l’oggetto si declassa, perché perde alcune sue proprietà, pur di continuare a vivere. Ne sono un esempio i rottami di acciaio di un’auto, che si utilizzano per creare utensili o altro.