Fincantieri rimbalza dopo l'affondo causato dai dazi

di FTA Online News pubblicato:
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Balzo di WIIT che approfitta del buy di Equita

Fincantieri rimbalza dopo l'affondo causato dai dazi

Fincantieri prova a riorganizzare le idee dopo gli scossoni delle ultime settimane. Il titolo era sceso rapidamente fin sotto quota 8,00 prima di risalire la china posizionandosi negli ultimi giorni nei dintorni di quota 10,50.

Di recente il gruppo ha sottoscritto un accordo con la tedesca Thyssenkrupp Marine Systems per una collaborazione industriale volta a fornire alla Marina delle Filippine soluzioni avanzate nel settore sottomarino. In precedenza Fincantieri aveva sottoscritto un Memorandum of Understanding anche con Kayo, società statale albanese con sede a Tirana, finalizzato ad avviare una collaborazione strategica per promuovere lo sviluppo dell'industria cantieristica e navale nel Paese balcanico.

Cosa dice l'analisi tecnica

Graficamente i prezzi hanno recuperato i livelli precedenti alle esternazioni di Trump sui dazi. Il quesito da porsi attualmente è se il rimbalzo sia soltanto la parte centrale di una correzione più complessa, che di solito si evolve in tre fasi, alla quale mancherebbe ancora un segmento ribassista, o se invece sia la parte iniziale di una reazione a "V" che possa condurre direttamente a nuovi massimi annuali.

Oltre quota 9,60 l'ipotesi che il rialzo possa estendersi ulteriormente in direzione dei 12,00 euro resterà la più accreditabile, conferme giungerebbero nel breve già oltre il picco del 10 aprile a 10,75 euro. Sotto 9,60 invece si farebbe strada l'ipotesi di un calo più marcato con target a 8,40 circa, target successivo nei dintorni di 7,00 euro, circostanza che ricondurrebbe il titolo sui livelli di inizio anno.

WIIT accelera con report Equita

Deciso rialzo ieri per WIIT. Il titolo ha guadagnato il 17,85% a 15,98 euro. I prezzi hanno oscillato tra 14,10 e 16,30 euro.

Equita Sim ha deciso di rialzare il giudizio su Wiit da “hold” a “buy”, motivando l’upgrade con una serie di fattori che rendono il servizio cloud del gruppo particolarmente solido nel contesto macro attuale. Il mercato ha subito premiato la scelta: il titolo ha guadagnato il 13,6%, salendo fino a 15,4 €.

Perché tornare a comprare Wiit

Ricavi ricorrenti e visibilità: quasi il 90% delle vendite è legato a contratti pluriennali, con un backlog pari a 1,6 volte i ricavi 2024, che garantisce prevedibilità di fatturato.

Bassa “churn”: il tasso di abbandono contrattuale è molto contenuto (circa 2% in Italia, 4% in Germania), grazie all’elevata fidelizzazione dei clienti.

Posizionamento premium: Wiit serve applicazioni “mission critical” di medie imprese, un segmento meno esposto ai tagli IT in fasi di rallentamento economico.

Economia protetta dai dazi: il business è 100% europeo, senza impatti diretti delle tariffe USA; la clientela diversificata (nessun cliente oltre il 4% dei ricavi) mitiga eventuali effetti indiretti.

Solidità finanziaria: elevata redditività, robusta generazione di free cash flow e capacità di rifinanziare il debito anche se più elevato della media.

Driver di crescita

Rinnovi e nuovi contratti: flusso costante di estensioni e acquisizioni di clienti, che assicura una crescita organica di medio–bassa cifra nei prossimi 12–24 mesi.

Strategia buy-and-build: numerose piccole acquisizioni hanno migliorato la diversificazione geografica (Italia, Germania e ora Svizzera) e creato sinergie su ricavi ed EBITDA.

Valutazioni interessanti: il titolo scambia a multipli non elevati rispetto ai peer cloud europei, nonostante un trend di settore complessivamente positivo.

Unici caveat

Debito finanziario su livelli relativamente alti, benché gestibile senza ricorrere a equity aggiuntiva.

Multipli non scontati sul mercato generale, ma compensati da una visibilità sugli utili superiore alla media.

In sintesi, Wiit combina un modello di ricavi ricorrenti, bassa volatilità di clientela e prospettive di crescita ben visibili, offrendo un’opportunità d’acquisto ragionata in un’ottica di medio termine.

Lo scenario grafico

Il rimbalzo di ieri viene dopo una prolungata fase ribassista che ha visto scendere le quotazioni dal massimo di ottobre 2024 a 23,45 euro al minimo di aprile a 13,02 euro. La discesa si è arrestata solo quando i prezzi hanno testato i minimi di ottobre 2023 (a 13,54 euro). I massimi e la chiusura di ieri sono al di sopra della media mobile esponenziale a 50 giorni, passante a 15,70. Se le quotazioni riusciranno a mantenersi al di sopra di area 15,70 sarà possibile il proseguimento del rimbalzo almeno fino ai 17 euro. Solo oltre i 17 euro l'eventuale proseguimento del rimbalzo assumerebbe connotati maggiormente strutturati, con la possibilità di arrivare fino a 18,30/50 euro. Sotto area 15,70 supporto a 15 euro. La violazione anche di questo sostegno farebbe temere di essere stati in presenza di un falso segnale rialzista.

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