Tenaris, ecco le prospettive USA con l'avvento di Trump
pubblicato:Il gruppo italoargentino dovrebbe trarre vantaggio dalle politiche pro-energie fossili del repubblicano
Tenaris ripiega dopo aver toccato a inizio pomeriggio il massimo da aprile a 18,33 euro. La correzione è arrivata a seguito della netta flessione del petrolio in scia a indiscrezioni secondo cui Israele e Libano hanno trovato un accordo per definire i termini del cessate il fuoco al conflitto tra Tel Aviv ed Hezbollah, il partito-milizia libanese islamico appoggiato dall'Iran.
Trump punta su gas e petrolio
L'accelerazione vista nella prima parte della seduta era stata fomentata dalle anticipazioni fornite a Reuters da alcune fonti. Il gruppo di lavoro del presidente eletto Trump incaricato di gestire la transizione del repubblicano verso la Casa Bianca (il giuramento è previsto per il 20 gennaio) sta mettendo a punto un ampio pacchetto di misure nel settore energia da mettere in pratica nei giorni immediatamente successivi alla presa dei pieni poteri.
Subito un gesto simbolico
Tra questi troviamo quelli volti a riattivare l'attività di perforazione, estrazione e trasporto di petrolio e gas. Con un gesto simbolico, Trump vorrebbe approvare nel primo giorno da presidente in carica il decreto per l'oleodotto Keystone. Si tratta di un'infrastruttura destinata a trasportare il petrolio canadese alle raffinerie in Illinois e Texas e ai depositi dell'Oklahoma, la cui costruzione è iniziata nel 2010 per poi essere interrotta nel 2015 da Obama. Trump nel suo primo fece dei tentativi per riattivarla ma Biden nel 2021 revocò le autorizzazioni fermando il progetto.
Obiettivo produzione petrolio +15%
La ripresa dei lavori per Keystone e l'avvio di nuovi progetti per petrolio e gas sarebbe molto positiva per Tenaris che produce soprattutto tubi per oleodotti. A questo si aggiunge la nomina oggi di Scott Bessent a Segretario al Tesoro (più o meno quello che da noi è il Ministro dell'Economia): tra i suoi obiettivi dovrebbe esserci quello di produrre 3 milioni di barili al giorno di petrolio in più rispetto ai circa 19,51 milioni che oggi producono gli USA, un incremento di oltre il 15% con evidenti ripercussioni positive sui bilanci dei gruppi attivi nel settore oil & gas. Tenaris realizza quasi il 47% dei suoi ricavi nel Nord America.