Stellantis, dopo il recupero di venerdì si guarda ai piani di produzione

di FTA Online News pubblicato:
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Prysmian in rialzo: l'obbligazione da 1,5 miliardi spinge il titolo

Stellantis, dopo il recupero di venerdì si guarda ai piani di produzione

Rimbalzo deciso di Stellantis venerdì scorso

Stellantis rimbalza con decisione. Il titolo ha guadagnato il 2,83% a
12,514 euro, i prezzi hanno oscillato tra 11,968 e 12,522 euro.

Stellantis valuta strategie di produzione alla luce delle politiche di Trump

Stellantis potrebbe rivedere i piani di produzione, trasferendoli in Paesi a basso costo come il Messico, qualora il presidente eletto Donald Trump introduca nuovi dazi al settore.
Lo ha dichiarato Chris Feuell, capo del marchio Ram, sottolineando che il gruppo sta preparando scenari alternativi per far fronte a possibili cambiamenti nella catena di approvvigionamento, appresi durante la pandemia di Covid-19.
Trump ha promesso durante la campagna elettorale dazi fino al 60% sulle importazioni dalla Cina e del 20% da altri Paesi, con minacce specifiche contro le aziende che delocalizzano in Messico, incluso Stellantis. Il gruppo, attualmente impegnato nell’ampliamento di uno stabilimento a Saltillo, potrebbe riconsiderare il futuro della produzione del Ram 1500, oggi realizzato vicino a Detroit. Tuttavia, nessuna decisione definitiva è stata ancora presa.
Il mercato europeo dell'auto a ottobre
A ottobre, il mercato europeo delle auto nuove ha mostrato una stabilizzazione, interrompendo due mesi di calo. Le immatricolazioni complessive sono rimaste pressoché invariate, con 1,04 milioni di veicoli registrati in UE, Regno Unito ed EFTA, segnando un incremento dello 0,1% rispetto all'anno precedente.
I numeri chiave del mercato
Veicoli elettrici (BEV): +6,9% rispetto a ottobre 2023.
Ibridi (HEV): +15,8%.
Quota di mercato elettrificati (BEV, HEV, PHEV): 55,4% del totale, in aumento rispetto al 51,3% dell'anno precedente.
Germania e Spagna: Crescita delle vendite del 6% e del 7,2%.
Francia, Italia, Gran Bretagna: Calo delle immatricolazioni.
Case automobilistiche:
Volkswagen: +12,6%.
Stellantis: -16,7%.
Renault: -0,4%.
Tesla: -23,1%.
SAIC Motor: -10%.
Le case automobilistiche europee si trovano a fronteggiare diverse sfide, tra cui: debolezza della domanda globale, alti costi di produzione e competizione crescente dalla Cina.
L'aumento delle vendite di veicoli elettrici ed elettrificati suggerisce una crescente adozione delle nuove tecnologie, fondamentale per affrontare la concorrenza e rispettare gli obiettivi di sostenibilità.

Stellantis ha disegnato una fase laterale nelle ultime settimane dopo avere avvicinato con i minimi dell'11 ottobre a 11,604 euro quelli di luglio 2022 a 11,158 euro. L'impressione è che il titolo abbia trovato una base dalla quale tentare una reazione dopo la prolungata discesa subita dai massimi di fine marzo a 27,35 euro. Una prima indicazione di forza verrebbe al superamento di 13,356 euro, massimo della candela settimanale "shooting star" terminata l'8 novembre.
Ulteriori conferme in questo senso verrebbero al di sopra dei 14 euro, lato superiore del gap ribassista del 30 settembre. Oltre quei livelli target a 15,30. La violazione di area 11,15 assesterebbe un duro colpo alle speranze di un rimbalzo. Probabile in quel caso una discesa verso i 9,50 euro.

Prysmian, titolo in reazione da importanti supporti, ma servono conferme

Prysmian ha chiuso la seduta di venerdì con il segno positivo facendo registrare un progresso di poco superiore al punto percentuale. Il gruppo ha collocato giovedì un'obbligazione senior non garantita dual-tranche (4 e 7 anni) per un totale di 1,5 miliardi di euro. Si tratta della prima emissione nell'ambito del nuovo Programma EMTN e verrà utilizzata per rimborsare il finanziamento ponte sostenuto nel contesto dell'acquisizione di Encore Wire.

La prima tranche da 850 milioni ha scadenza 28 novembre 2028 e cedola annuale fissa al 3,625% con prezzo di emissione pari a 99,817 euro, mentre la seconda da 650 milioni ha durata di 7 anni, scadenza al 28 novembre 2031, cedola al 3,875% e prezzo di emissione 99,459 euro.

Graficamente notiamo come il titolo, con il ribasso dell'ultimo mese, abbia ritracciato il 61,8% del rialzo partito ad agosto, appoggiandosi sul supporto a 59,00 euro per reagire fino sui 62,00 euro circa di venerdì.

Importante che ora i prezzi confermino il superamento di area 61,50 per dare continuità al recupero nel tentativo di risalire la china dopo il recente affondo. Prossima resistenza a 63,30 euro, area di transito della media mobile esponenziale a 30 sedute e 38,2% di ritracciamento del ribasso di massimi di ottobre, poi spazio per il ritorno a 66,00 euro.

Sotto quota 59,00 invece rischio elevato di un ulteriore affondo fino sui bottom estivi di inizio agosto a 52,44 euro, con supporto intermedio a 56,40 circa.