Telecom Italia tiene un supporto critico. Ecco le prossime mosse ed i probabili obiettivi
pubblicato:Telecom Italia tra i pochi titoli positivi del FTSE Mib oggi, dopo il netto calo di ieri. Si cerca di dare seguito al rimbalzo avviato dai bottom di ieri toccati in prossimità di un supporto rilevante. Ecco i prossimi obiettivi.
Telecom italia, fiducia in cessione Sparkle entro l'anno
Seduta al ribasso ieri per Telecom Italia che è però riuscita a rimbalzare dai minimi facendo registrare oggi un marginale progresso dello 0,3%. In un’intervista al Giornale, il CEO Labriola ha discusso vari temi chiave riguardanti il Gruppo. Labriola ha espresso fiducia nel chiudere la cessione di Sparkle e della quota in INWIT entro l'anno.
TIM potrebbe incassare fino a 5 miliardi di euro entro il 2026 grazie a queste due dismissioni, al rimborso del canone del 1998 e agli earnout sulla vendita di NetCo. È stato confermato l'obiettivo di ridurre il debito a circa 7,5 miliardi di euro entro l'anno. Il 70% della generazione di cassa operativa proviene dal Brasile (30%), che cresce dell'8% annuo, e da TIM Enterprise (40%), che cresce del 7%.
Labriola ha auspicato un controllo sui bundle congiunti di connettività e energia per evitare la presenza di sussidi incrociati con servizi a bassa marginalità.
Tim, per Labriola necessario un consolidamento nel settore consumer
Nel settore consumer, dove operano cinque aziende, è ritenuto necessario un consolidamento. Labriola ha riscontrato una convergenza di vedute con altri CEO di gruppi TLC europei, indicando Iliad e Poste Mobile come possibili opzioni per un consolidamento. Il lease back annuale di 2 miliardi di euro pagato da TIM a NetCo include circa 0,7 miliardi di euro in costi energetici che TIM avrebbe comunque sostenuto mantenendo la rete.
Inoltre, TIM avrebbe dovuto investire almeno 10 miliardi di euro in cinque anni per potenziare la rete in fibra. Vendendo la rete, TIM risparmia anche sui costi del personale (circa 1 miliardo di euro per 20.000 dipendenti trasferiti a NetCo) e circa 800 milioni di euro in minori oneri finanziari.
Labriola ha dichiarato che la ServCo TIM, con i suoi 16.000 dipendenti, non è sovradimensionata rispetto a Wind e Vodafone, considerando che TIM ha una quota di mercato tre volte superiore nel settore fisso. Il manager ha infine affermato che la conversione delle azioni di risparmio è un'opzione da valutare, a condizione che sia realizzata nell'interesse di tutti gli azionisti.
Il management di TIM si mostra fiducioso di poter finalizzare presto la cessione di Sparkle e della quota in INWIT. Si attendono aggiornamenti sul rimborso del canone 1998 entro fine settembre. TIM Consumer e TIM Enterprise continueranno ad operare come business unit senza una separazione societaria delle due entità, con il management team attuale confermato. Il Master Service Agreement (MSA) con NetCo non impone vincoli su volumi minimi alla ServCo, permettendo così di acquistare servizi FTTH da altri provider come Open Fiber nelle aree bianche e grigie.
Nonostante il recente deprezzamento del Real brasiliano, non si prevedono impatti significativi sull'evoluzione del free cash flow (FCF) e del debito, grazie alle emissioni obbligazionarie di TIM Brasil dello scorso anno. Il contesto competitivo rimane stabile, anche se c'è una maggiore aggressività da parte dei nuovi entranti, in particolare dei fornitori di energia.
Telecom Italia, no outsourcing per Call Center
Per quanto riguarda i call center, il management ha escluso l'outsourcing, puntando piuttosto sull'internalizzazione delle attività e sul miglioramento della produttività. Dopo l'incasso dei proventi dalla cessione di NetCo, TIM non avrà necessità di rifinanziare il debito nel breve/medio termine.
La cessione della quota in INWIT, valutata circa 300 milioni di euro, ha subito ritardi dovuti alle richieste di chiarimenti da parte del consiglio di amministrazione sulle modalità di cessione, trattandosi di una quota detenuta da TIM indirettamente tramite Daphne3.
TIM assicura che l'operazione sarà completata entro l'autunno. La cessione di TIM Sparkle, valutata 800 milioni di euro, è prevista con un'offerta congiunta da MEF e Asterion entro l'autunno. Le trattative con lo Stato per il rimborso del canone del 1998 dovrebbero riprendere a settembre, con un possibile accordo extragiudiziale previsto tra fine 2024 e inizio 2025.
Tim, il quadro grafico
Telecom ha disegnato un testa spalle di continuazione a partire dal massimo del 10 aprile (prima spalla, massimo del 3 giugno la testa, massimo del 22 luglio la seconda spalla). La linea di base della figura (unisce i minimi del 19 aprile e del 14 giugno), in transito a 0,2255, è stata violata venerdì. Il target del testa spalle, ottenuto proiettando l'ampiezza della figura dal punto di rottura, si colloca a 0,1865 euro. I minimi di lunedì a 0,1975 si collocano però sul minimo dell'11 marzo (a 0,20), un supporto che potrebbe fornire lo spunto per un rimbalzo più esteso di quello visto nelle ultime ore. Solo sopra 0,2140 possibile però il test dal basso della neckline del testa spalle, ostacolo da superare per negare i recenti segnali di debolezza. Sopra 0,2255 possibile il ritorno in area 0,25. Sotto 0,1975 target a 0,1865, poi a 0,1620.