Tecnologia e AI ancora protagonisti nel 2025, ecco i temi principali

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
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Microsoft e Nvidia aprono l'anno con ottimismo sull'intelligenza artificiale. Anche Foxconn invia segnali positivi ai semiconduttori europei. Non mancano però le incertezze, dai prezzi all'energia...

Tecnologia e AI ancora protagonisti nel 2025, ecco i temi principali

Il rally di ieri ha confermato che il settore tech sarà un protagonista anche del 2025. Diverse le notizie giunte sul settore da mesi ormai combattuto tra multipli elevati e prospettive brillanti, tra le promesse dell’intelligenza artificiale e il costo degli investimenti previsti. I primi giorni del nuovo anno confermano che i big dell’AI sono sul pezzo e anche il mercato conferma l’accento su questo settore forse sempre più concentrato su pochi grandi giganti.

Tecnologia, Microsoft investirà 80 miliardi quest'anno (anche in Italia)

Venerdì scorso Brad Smith, vicepresidente di Microsoft, ha fatto il punto di inizio anno sul predominio statunitense nelle tecnologie per l’intelligenza artificiale e ha confermato il forte impegno del gruppo: il gigante di Redmond investirà 80 miliardi dollari quest’anno per costruire dei data center dove allenare i modelli di intelligenza artificiale per abilitarla sulle applicazioni di tutto il mondo.

Più di metà di questa somma andrà in investimenti negli Stati Uniti, il resto in giro per il globo, compresa l’Italia dove Microsoft ha annunciato un piano da 4,3 miliardi di euro in due anni.
La “Cloud Region Italy North” dovrebbe diventare una delle regioni data center di Microsoft più grandi d’Europa e la società intende investire anche in un piano di formazione di oltre un milione di italiani entro la fine del 2025.

Tecnologia, il rally dei server passa anche dal nucleare

I data center, la casa base dei modelli evoluti di intelligenza artificiale, sono stati finora il cuore dello sviluppo dell’AI. Secondo una recentissima ricerca di TrendForce l’intera industria dei server avrebbe raggiunto i 306 miliardi di dollari nel 2024 e i server dedicati all’AI da soli varrebbero un mercato da circa 205 miliardi di dollari. Una cifra già astronomica che potrebbe aumentare di quasi il 50% quest’anno portandosi a 298 miliardi di dollari. Le spedizioni di server in giro per il mondo (ma soprattutto negli Stati Uniti e in Cina) sono già balzate del 46% l’anno scorso e la domanda imperiosa dei supercomputer centrali per l’AI e il conseguente balzo della sua bolletta energetica hanno già costretto i giganti del settore a rivolgersi al nucleare per alimentare i chip.

Forbes ha calcolato che la capacità nucleare degli Stati Uniti da quasi 100 GW in 94 centrali dovrà triplicare entro il 2050 per venire incontro al piano da 200 GW del Dipartimento dell’Energia. I titoli di alcune società del settore come Constellation Energy e Vistra group se ne sono già avvantaggiati a Wall Street.

Tecnologia, Nvidia guarda anche ai robot e alle auto

È stata Nvidia però la protagonista assoluta del boom dell’intelligenza artificiale, la sua capacità di fornire i migliori microprocessori per i server incaricati di ospitare l’AI, ha infiammato il titolo e guidato il trend di mercato. Ieri il suo CEO Huang Seng ha parlato ancora di opportunità da miliardi di dollari al CES di Las Vegas, affermando di vedere una rivoluzione anche nella robotica e parlando dell’importante accordo con Toyota per l’uso della tecnologia di Nvidia per la guida autonoma. Si aggiunge a partnership con altri gruppi automobilistici come Mercedes e Volvo.

Secondo Huang il mercato dei robot umanoidi potrebbe raggiungere i 38 miliardi di dollari nei prossimi 20 anni.
I ricavi della società nel settore automotive potrebbero toccare i 5 miliardi di dollari nel prossimo esercizio fiscale.

Tecnologia: Foxconn, un record di ricavi che incoraggia il settore

Il megatrend dell’AI ha però inviato ieri un altro segnale importante anche dall’altra parte del mondo, dove il colosso tecnologico taiwanese Foxconn, fornitore fondamentale del gruppo Apple (e non solo), ha pubblicato i dati delle vendite di dicembre e dell’intero 2024: nell’anno è record di ricavi a 6.859 miliardi di nuovi dollari di Taiwan (circa 201 miliardi di euro) e in crescita dell’11,37% nell’anno.

In particolare la Hon Hai Precision Industry (questa la denominazione esatta del primo fornitore mondiale conto terzi di elettronica) ha chiuso il quarto trimestre 2024 con una crescita annua dei ricavi del 15,17% e tra i motori della crescita ha segnalato proprio la forte domanda di server per l’intelligenza artificiale.

Sono andati bene anche i prodotti per il computing e l’elettronica al consumo e tutto il settore mondiale dei chip, dalla franco-italiana STM all’olandese ASML, ha festeggiato il segnale positivo giunto dalla domanda.

Tecnologia, ma i multipli non sono a sconto

Al 2025 gli investitori del tech si avvicinano comunque con prudenza perché nonostante l’ora d’oro del chip per l’AI il mercato ha già corso tanto. Microsoft tratta a circa 35,9 volte gli utili attesi. Nvidia è prezzata 56,9 volte gli utili ordinari degli ultimi 12 mesi e 49,12 volte gli utili attesi.

A inizio anno il P/E ratio del Nasdaq 100 superava 48 punti mentre l’S&P 500 Information Technology Sector quotava 38,7 volte gli utili. Tutti indicatori che fanno ritenere la tecnologia Usa cara, anche se brillante. Gli analisti non sanno dire se la bolla strutturale del comparto durerà o si gonfierà quest’anno o se gli acquisti allargheranno a industrie minori e settori contigui. Conteranno molto anche le politiche fiscali di Trump e i dazi. Di certo il tech rimane un sorvegliato speciale.