Terremoto giapponese nell'auto, fusione in vista tra Nissan e Honda, Mitsubishi in partita
pubblicato:Renault prende atto, è la più grande fusione dell'automotive dai tempi di Stellantis. Più di 180 miliardi di euro il target di fatturato. I rumors sulle pressioni di Foxconn
Nissan Motor, Honda Motor e Mitsubishi Motors hanno siglato un memorandum d’intesa (MOU) per valutare la possibilità di un’estensione a Mitsubishi del progetto di integrazione già in essere tra Nissan ed Honda dal primo agosto.
E’ stato raggiunto un accordo di base per l’avvio di una partnership strategica focalizzata su intelligenza artificiale ed elettrificazione. L’obiettivo dichiarato è quello di estrarre sinergie da una maggiore integrazione dei business integrando nei piani Mitsubishi entro la fine del gennaio 2025.
Makoto Uchida, presidente e CEO di Nissan ha commentato: “Honda e Nissan hanno avviato la valutazione di una integrazione del business e studieranno la creazione di sinergie significative tra le due compagnie in un ampio ventaglio di ambiti. Prevediamo che se questa integrazione andrà a buon fine, saremo capaci di generare un maggiore valore per tutti i clienti”.
Toshiro Mibe, direttore e consigliere delegato rappresentante di Honda ha aggiunto: “In quest’epoca dell’industria automobilistica che vive un cambiamento che si dice occorra ogni 100 anni, speriamo che la partecipazione di Mitsubishi alle trattative per l’integrazione tra Honda e Nissan porti a un ulteriore cambiamento e ci permetta di guidare la creazione di nuovo valore nella mobilità tramite l’integrazione.
Nissan e Honda cominceranno da oggi i negoziati con lo scopo di chiarire le possibilità di integrazione entro la fine di gennaio in linea con la valutazione di Mitsubishi”.
Dello stesso tenore le dichiarazioni di Takao Kato, presidente e ceo di Mitsubishi. L’allargamento dell’alleanza a Mitsubishi è in un certo senso naturale, essendo Nissan il maggiore socio della casa automobilistica con una quota del 34,01% nettamente superiore anche al 20% di Mitsubishi Corporation.
Nissan-Honda, Renault prende atto
In una nota a parte Renault Group, partner storico di Nissan, ha preso atto delle comunicazioni sulle trattative “che sono ancora a uno stadio preliminare”. “In quanto azionista principale di Nissan, Renault valuterà tutte le opzioni nel migliore interesse del gruppo e delle sue parti interessate”.
“Renault Group persegue l’esecuzione della propria strategia e lo sviluppo dei progetti che creano valore per il gruppo, compresi quelli lanciati nel quadro dell’alleanza [con Nissan]”.
Nissan-Honda, obiettivo più di 180 miliardi di euro di fatturato
Ulteriori informazioni giungono dal sito di Nissan che dalla sola fusione con Honda prevede la creazione di un gruppo con vendite da oltre 30 trilioni di yen (oltre 183 miliardi di euro) e con un utile operativo da oltre 3 trilioni di yen.
La nuova società dovrebbe essere quotata sul listino di Tokyo e in calendario sono per il giugno 2025 l’esecuzione dell’accordo definitivo di integrazione e quindi un’assemblea straordinaria delle due società entro aprile 2026. I valori di trasferimento delle nuove azioni, ossia i concambi per quella che si presenta come un’operazione carta contro carta di fusione in un nuovo aggregato, saranno stabiliti nel corso dei prossimi mesi.
Nissan-Honda: i soci delle due case, le performance, i rumors su Foxconn
Attualmente Honda Motors ha come maggiori azionisti The Master Trust Bank of Japan al 16,81% (un conto fiduciario) e Custody Bank of Japan al 6,65% /un altro conto fiduciario) oltre a Moxley and Company al 5,55% e altri ancora.
Al contempo Nissan vede al primo posto un conto fiduciario su Natixis al 22,8% del capitale, seguita dal 16,3% riferibile a Renault e da un altro conto fiduciario giapponese presso The Master Trust Bank of Japan.
In queste ore a Parigi il titolo di Renault segna un ribasso dell’1,17% e si riporta a 46,27 euro.
Anche per le giapponesi è stato un anno difficile: nel semestre al 30 settembre 2024 il gruppo Honda Motor ha registrato un calo degli utili attribuibili ai soci della capogruppo a 494,68 miliardi di yen dai 616 miliardi di un anno prima. Per l’esercizio al 31 marzo 2025 la casa si aspetta un utile attribuibile ai soci della capogruppo di appena 950 miliardi di yen.
Anche per Nissan i risultati sono stati in calo e nello stesso periodo gli utili sono scesi dai 296,2 miliardi di yen del primo semestre dell’esercizio al 2023 a 19,2 miliardi di yen appena.
Tra le spinte “esogene” a questo consolidamento si annovera anche la crescente pressione della cinese Foxconn, che avrebbe avanzato una proposta per Nissan, secondo indiscrezioni raccolte da Reuters, rigettata dalla casa e avrebbe incontrato, secondo Bloomberg Renault in Francia prima di decidere di ritirare le proprie manovre su Nissan.
Secondo quanto riportato da Reuters, Uchida, CEO di Nissan, avrebbe confermato la collaborazione “su progetto” con Renault, e Mibe, CEO di Honda, avrebbe confermato le relazioni industriali della società con General Motors.