NATO, Trump suona la carica sulle spese militari

di Simone Ferradini pubblicato:
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Leonardo sui massimi dal 2000 dopo l'invito del presidente eletto USA all'Europa sugli investimenti nella Difesa

NATO, Trump suona la carica sulle spese militari

Giornata campale sui mercati azionari per i titoli dei gruppi attivi nel settore Difesa. A Milano si mette in evidenza Leonardo che accelera e tocca livelli abbandonati nel lontano settembre 2000. Forti progresso a Parigi per Dassault Aviation e Thales, a Londra per BAE Systems, a Francoforte per Rheinmetall, a Stoccolma per SAAB. Poco mosse invece a Wall Street Lockheed Martin, Raytheon Technologies, Northrop Grumman, General Dynamics.

Trump spinge gli europei a spendere di più in armamenti

Gli acquisti sono scattati a seguito delle parole di Donald Trump, presidente eletto USA che entrerà formalmente in carica il 20 gennaio. Il successore di Biden ha dichiarato ieri in conferenza stampa che i membri dei Paesi europei membri della NATO dovrebbero incrementare la quota dei rispettivi PIL destinata alle spese militari fino al 5%, ben al di sopra quindi del 2% almeno raccomandato dalla North Atlantic Treaty Organization, raccomandazione peraltro non rispettata da diversi Paesi tra cui l'Italia.

Chi spende di più e chi meno in armamenti

In base ai dati del sito Statista si stima che nel 2024 la NATO nel suo insieme abbia speso il 2,71% del proprio PIL in investimenti per la Difesa. In testa troviamo i Paesi del Nord Est Europa: la Polonia è al primo posto con il 4,12% seguita dall'Estonia con il 3,43% e dagli USA con il 3,38%. Molto propense a spendere in armamenti anche Lettonia con il 3,15%, Lituania con il 2,85% e Finlandia con il 2,41%.

Decisamente meno propense agli investimenti di questo tipo le nazioni mediterranee con l'eccezione della Grecia che spende in armamenti il 3,08% del PIL (5° posto assoluto): in fondo alla classifica troviamo infatti la Spagna con l'1,28% e la Slovenia con l'1,29%. Ben sotto il 2% anche l'Italia con l'1,49% e il Portogallo con l'1,55%. Molto sotto la media anche il Canada con l'1,37%: forse anche per questo motivo Trump negli ultimi mesi ha ripetutamente attaccato i vicini di casa.