Smart working, nuova proroga dopo il 30 giugno solo per alcune categorie: chi sono gli esclusi

di Valentina Zappalà pubblicato:
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Dopo il 30 giugno, verrà concessa una nuova proroga allo smart working, ma solo per alcune categorie di lavoratori. Ecco quali e chi resterà escluso.

Smart working, nuova proroga dopo il 30 giugno solo per alcune categorie: chi sono gli esclusi

Sembra esserci accordo, da parte del Governo, per la concessione di un’ulteriore, nuova proroga dello smart working. Molte sono state le proroghe concesse, e l'esecutivo ne pianifica una nuova.

La scadenza del 30 giugno è ormai vicina: urge dunque una decisione. E l’esecutivo sembra proprio intenzionato a concedere la proroga, richiesta da più fronti. Tuttavia, manca l’accordo in merito alla durata della nuova proroga.

Si sente spesso parlare del 31 dicembre 2023 come termine ultimo, ma non tutte le forze politiche in campo sono d’accordo.

Quel che è certo, però è che purtroppo la nuova proroga dello smart working non riguarderà tutte le categorie di lavoratori che attualmente ne possono fruire.

Smart working, nuova proroga dopo il 30 giugno solo per alcune categorie: chi sono gli esclusi

La scadenza del 30 giugno è ormai prossima. Non stupisce, dunque, il fatto che in sede di Governo si stia già discutendo della possibilità di concedere una nuova proroga dello smart working.

Se la proroga non dovesse essere confermata, dovranno tornare al lavoro in presenza sia i dipendenti privati con figli under 14, sia i lavoratori privati, sia della PA che del settore privato. In questo momento, sono queste le categorie di dipendenti interessate.

Tuttavia, si discute di un possibile emendamento che concederà l’estensione dello smart working, probabilmente fino al prossimo 31 dicembre 2023.

Sfortunatamente, la nuova proroga non verrà però concessa a tutti. La possibilità di continuare a lavorare da remoto verrà infatti probabilmente riservata solamente ai lavoratori fragili.

Dalla nuova proroga dello smart working, dunque, resteranno esclusi i dipendenti privati con a carico figli under 14, che attualmente godono di questo privilegio.

Smart working, proroga al 31 dicembre: mancano i fondi per estendere la misura a tutti

Un privilegio che però, per i dipendenti con figli fino ai 14 anni, molto probabilmente sarà concesso solo fino al prossimo 30 giugno 2023. A partire da luglio, con molta probabilità, i lavoratori che non rientrano tra i soggetti fragili dovranno quindi tornare al lavoro in presenza.

Questo per due ragioni: innanzitutto, la possibilità di accedere allo smart working è nata in un periodo di situazione emergenziale. Ora che l’emergenza Covid sembra solo un lontano ricordo, non sembra più sussistere la necessità, per soggetti in perfetta salute con figli piccolo, di lavorare da remoto.

Inoltre, e questo è un dettaglio che sta attualmente rallentando la nuova proroga dello smart working, a livello governativo mancherebbero i fondi per sostenere tale misura. Servirebbero infatti dai 18 ai 30 milioni di euro per sostenere la misura, se questa venisse prorogata anche per i lavoratori con figli under 14.

Non sarà dunque possibile estendere la proroga a tutti e, ovviamente, ad essere privilegiati saranno i lavoratori cosiddetti fragili. Si tratta cioè di coloro che risultano affetti da grave patologia cronica.

Nuova proroga smart working dopo il 30 giugno: manca l’accordo sulla data

Una delle questioni da discutere e sulla quale è necessario trovare un accordo riguarda la durata della nuova proroga smart working dopo il 30 giugno 2023.

Infatti, sebbene venga indicato come possibile nuovo termine il prossimo 31 dicembre 2023, alcune delle forze politiche in campo non sembrerebbero d’accordo.

In particolare, la Lega sembra più propensa a spostare la nuova proroga al 30 settembre 2023.

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