Saras, una Mid Cap in cerca di riscatto

Saras sotto ai riflettori dopo la trimestrale

Seduta positiva quella di ieri per Saras. Il titolo ha fatto registrare un rialzo attorno ai 5 punti percentuali in scia ai buoni risultati del primo trimestre: l'EBITDA comparabile è stato di 285,3 milioni di euro (rispetto ai 62,0 milioni del Q1 2022), il risultato netto comparabile è stato di 162,0 milioni di euro (rispetto ai 13,3 milioni dell'anno precedente) e la posizione finanziaria netta ante IFRS16 è positiva (con cassa netta) per 354,9 milioni di euro (rispetto ai 268,6 milioni di euro del 31 dicembre 2022).

Il management ha inoltre confermato la guidance per il 2023, che prevede di raggiungere un premio medio rispetto all'EMC Reference margin compreso tra 5 e 6 dollari al barile.

Il consiglio di amministrazione ha anche approvato le linee guida strategiche di medio e lungo termine per l'evoluzione del Gruppo da raffinatore puro a player dell'energia sostenibile, con l'obiettivo di raggiungere 1 GW di capacità rinnovabile installata entro il 2028.

Saras, quale spazio per un rimbalzo?

Interessanti gli spunti grafici che emergono dall'osservazione del grafico del titolo. La reazione dell'ultima settimana è infatti scaturita successivamente al test, in area 1,08, della base del canale che guida il ribasso dai top di inizio febbraio, circostanza che ha permesso agli oscillatori più veloci di uscire dalla zona di ipervenduto in cui erano venuti a trovarsi.

Si tratta per il momento di una reazione tecnica che necessita di ulteriori conferme per trasformarsi in qualcosa di più di un semplice rimbalzo.

Oltre 1,28 segnali di forza che potrebbero preludere ad un allungo che al superamento di 1,35 avrebbe spazio per spingersi verso 1,50/1,55 circa.

Sotto 1,12 invece probabile un nuovo test della base del canale ora a 1,04, supporto successivo in area 1,00, critica nel medio lungo periodo.