Borsa Italiana: Saipem e Webuild, quali opportunità in chiusura di anno?
pubblicato:Saipem e Webuild, approfondiamo lo studio grafico dopo il recente "news flow" sulle due società
Saipem, revocato divieto accordi con PA brasiliana
Saipem ha terminato la seduta del 23 dicembre a 2,482 euro, come nella giornata precedente. I prezzi hanno oscillato nell'intraday tra 2,447 e 2,51 euro.
Il 20 dicembre, il Tribunale del Distretto Federale di Brasilia ha confermato l'efficacia immediata dell'annullamento del divieto imposto dalla CGU a Saipem SA e Saipem do Brasil di contrarre accordi con la pubblica amministrazione brasiliana. Le due società tornano così operative con le società pubbliche nel mercato brasiliano, nonostante il procedimento di appello in corso.
Equita Sim mantiene la raccomandazione "hold" su Saipem con un target price di 2,4 euro. La società potrà riprendere immediatamente le attività con le società pubbliche brasiliane, inclusa Petrobras, a seguito della decisione del tribunale locale che ha annullato il divieto della CGU. Questo elimina un'importante incertezza sull'operatività di Saipem in Brasile, mercato chiave per lo sviluppo di progetti offshore nel settore oil & gas.
Saipem tenta il recupero dopo il recente calo
Nelle ultime due sedute Saipem è tornato a testare dall'alto la ex resistenza di 2,471, massimo del 15 aprile, che era stata superata al rialzo il 3 dicembre. Per adesso il ribasso visto dal top del 19 dicembre a 2,665 euro potrebbe quindi essere solo un "return move" a rivedere un livello graficamente rilevante prima di riprendere a salire.
La rottura di area 2,55 darebbe maggiore credibilità a questa ipotesi e potrebbe anticipare la rottura di 2,665 con successivo test di area 2,85 euro, 61,8% di ritracciamento (percentuale di Fibonacci) del ribasso dal massimo di luglio 2022. Resistenza successiva a 3,60, lato alto del gap del 12 luglio 2022.
Senza la rottura di area 2,55 ed in caso di violazione di 2,37, dove passa la media mobile esponenziale a 50 giorni, il ribasso potrebbe estendere verso area 2,20 almeno, con supporto successivo a 2,06, base del gap rialzista del 24 ottobre.
Passi in avanti per Webuild in Australia
Leggero rialzo nella seduta di lunedì per Webuild che ha guadagnato lo 0,2% dopo la firma di una lettera di Intenti per procedere con la fase finale delle negoziazioni relative alla progettazione e costruzione del Women and Babies Hospital di Perth, nello stato del Western Australia. Il valore complessivo del contratto è di circa 1,8 miliardi di dollari australiani (pari a 1,1 miliardi di euro).
Webuild opera in consorzio con il partner australiano Roberts Co., con una quota del 70%. Graficamente il titolo è stato protagonista di un bel rialzo negli ultimi sei mesi che ha ricondotto le quotazioni sul 50% di ritracciamento della discesa dai top del 2013 a 2,93 euro.
Scenario grafico ancora rialzista per Webuild
Il quadro grafico permane per il momento orientato al rialzo per Webuild con i prezzi che possono contare sui sostegni dinamici attualmente presenti in area 2,70, offerti dalla media mobile esponenziale a 50 sedute e dalla linea che sale dai bottom di giugno. Il sostegno è rafforzato dalla presenza del top di metà novembre a 2,72 circa, che lo rende strategico non solo nel breve periodo.
Oltre quota 2,93 spazio per un ulteriore apprezzamento con target a 3,15 euro.
Sotto 2,70 invece lo scenario rialzista mostrerebbe i primi segnali di cedimento, aprendo ad una correzione più corposa del recente rialzo, correzione che potrebbe estendersi verso gli obiettivi a 2,43 e 2,30 euro, riferimento quest'ultimo, critico nel lungo periodo.