Riscatto della laurea per la pensione, come funziona?
pubblicato:Ogni persona che ha concluso un percorso di laurea può riscattare i propri anni di studio ai fini pensionistici, ovvero possono essere considerati come anni di lavoro ai fini contributivi. Ma questo ha un prezzo. Nell'articolo vedremo quanto costa farlo e, soprattutto, se c'è qualche possibilità che il riscatto diventi gratuito.
In questo periodo si sta facendo un gran parlare del riscatto della laurea per la pensione, soprattutto da quando il Presidente dell'INPS, Tridico, ha fatto una proposta molto interessante di cui parleremo in seguito.
Prima di tutto vediamo che cos'è il riscatto della laurea, quando si può richiedere e di quali tipi di riscatto si può godere nel nostro paese.
Vedremo anche se e quanto si paga per ottenere il riscatto e, infine, se ci sono possibilità di poterlo ottenere gratuitamente.
Cos'è il riscatto della laurea per la pensione?
Il riscatto della laurea permette di riscattare i propri anni universitari, trasformandoli in anni lavorativi e, quindi, contributivi. In questo modo questi anni concorreranno a tutti gli effetti alla propria pensione di anzianità, dandoci la possibilità di andare in pensione prima, ma anche di percepire un assegno pensionistico maggiore.
Il riscatto si può chiedere anche se sei ancora inoccupato e non sei iscritto attualmente a nessuna cassa di previdenza.
Quanti tipi di riscatto esistono?
Esiste il riscatto ordinario della laurea e quello agevolato. Sono entrambi a pagamento, ma il primo viene di solito a costare molto di più del secondo. Quello agevolato, infatti, permette di risparmiare fino al 70% rispetto al primo, ma soltanto per i periodi che si collocano nel sistema contributivo della futura pensione.
Il riscatto di laurea ordinario si basa sul reddito ottenuto dal proprio lavoro e sull'aliquota vigente nel proprio Fondo pensioni. Per esempio se i redditi dell'ultimo anno sono stati 30.000 euro e l'aliquota di computo del proprio Fondo pensioni è del 33%, si farà questo semplice calcolo: 30.000 x 33%= 9.900 euro 9.900 euro per 5 anni di laurea= 49.500 euro. Quest'ultimo sarà il prezzo da pagare per il riscatto della laurea ordinario ai fini pensionistici, ma la pensione in questo caso sarà calcolata in modo retributivo.
Con il riscatto di laurea agevolato il costo invece è annuale e fisso per tutti, lavoratori, disoccupati e inoccupati. Per questo 2022 il costo da pagare per ogni anno di studio è di 5.265 euro per ogni anno, per un massimo di 5 anni. Il totale verrebbe 26.325 euro. Un enorme risparmio rispetto al riscatto ordinario citato in precedenza. La pensione, in questo caso, però, sarà calcolata in modo contributivo.
Le lauree riscattabili quali sono?
Le lauree che possono riscattarsi sono le seguenti:
i diplomi universitari della durata di 2 o 3 anni;
i diplomi di laurea tra i 4 e i 6 anni;
laurea triennale e laurea specialistica;
laurea magistrale vecchio ordinamento;
diplomi di specializzazione post laurea;
dottorati di ricerca.
Sono riscattabili anche le lauree precedenti al 1996, ma solo con il metodo agevolato e con calcolo contributivo.
La proposta di Tridico di rendere il riscatto della laurea gratuito
Il presidente INPS, Tridico, ha proposto al Governo di rendere totalmente gratuito il riscatto degli anni di laurea ai fini pensionistici, seguendo il modello della Germania.
In Germania il riscatto degli anni di laurea è gratuito e, addirittura, si possono riscattare anche due anni delle scuole superiori. Questo ha come obbiettivo incoraggiare i giovani a studiare e a non abbandonare gli studi. Ed è per questo che il dotto Tridico ha lanciato questa proposta.
Se si facesse anche qui in Italia, si potrebbero incentivare i giovani a studiare e aumentare la percentuale di laureati che è un po' bassina; l'anno scorso si è attestata attorno al 20% della popolazione. La media europea invece è del 33,4%.
Vi terremo aggiornati sulle decisioni che prenderà il Governo in merito ad una eventuale possibilità di ottenere il riscatto della laurea in modo gratuito.