Primo Maggio 2023 in busta paga: come viene pagato e a quanto ammonta l'aumento
pubblicato:Quali sono le modalità di pagamento del Primo Maggio 2023 all'interno delle buste paga dei lavoratori? Alcune categorie di lavoratori godono di un aumento: analizziamo attentamente le diverse situazioni caso per caso.

Il Primo Maggio è la festa dei lavoratori e ogni anno rappresenta un'occasione per riflettere sui diritti e sulle condizioni di lavoro. In Italia, oltre che un’occasione di riflessione, la giornata del 1° maggio è una festa nazionale. Ma come viene pagata in busta paga questa giornata?
In questo articolo, scopriremo come viene pagato il Primo Maggio in busta paga e a quanto ammonta l'aumento. Un aumento che, però, non sarà per tutti i lavoratori. Infatti, sono differenti le situazioni che possono intercorrere: analizziamole tutte.
Primo Maggio 2023 in busta paga: come viene pagato e a quanto ammonta l'aumento
Il Primo Maggio 2023 non è considerato un giorno feriale, e per questo in molti casi è previsto un aumento della retribuzione per i lavoratori dipendenti.
Il primo maggio viene considerato un giorno festivo come domenica o altre festività. Pertanto, per i lavoratori dipendenti che in questa giornata saranno comunque tenuti a lavorare, verrà previsto ovviamente un aumento.
Si tratta di una maggiorazione che verrà applicata in busta paga a tutti coloro che lavoreranno regolarmente nonostante la festività.
L'aumento del Primo Maggio viene calcolato in base alle norme contrattuali e ai contratti collettivi nazionali di lavoro. Il calcolo tiene conto dell'anzianità di servizio, della categoria professionale e del tipo di contratto.
In particolare, la Festività del Primo Maggio 2023 verrà pagata, per coloro che lavoreranno, come una festività non goduta.
L’entità dell’aumento, però, sarà variabile.
Primo Maggio 2023 in busta paga: la maggiorazione dipende dal CCNL
Infatti, l’aumento previsto in busta paga per coloro che lavoreranno il Primo Maggio 2023 dipende dallo specifico CCNL valido per il settore di riferimento.
Nella maggior parte dei casi, a lavorare nei giorni festivi sono i lavoratori del settore Turismo, Ristorazione e Commercio.
In linea generale, comunque, la festività non goduta viene retribuita calcolando una giornata in più: si aggiungerà dunque 1/26 in più sulla retribuzione del mese di maggio 2023.
Ma, come accade anche per la Festività del 25 aprile 2023, ci saranno maggiorazioni diverse a seconda del tipo di contratto e dello specifico settore in cui il lavoratore presta servizio.
I CCNL Ristorazione, Commercio e Turismo prevedono la medesima maggiorazione per i propri lavoratori, pari al 40% in più sulla singola festività lavorata.
Festività Primo Maggio 2023 in busta paga per chi non dovrà lavorare
Essendo un giorno di festa nazionale, il Primo Maggio 2023 viene considerato un giorno di riposo retribuito.
Questo significa che la giornata pagata spetterà in busta paga anche ai lavoratori che godranno della spettante pausa lavorativa.
Infatti, il Primo Maggio 2023 verrà pagato in busta paga come giorno di riposo retribuito per i lavoratori dipendenti. Ovviamente, chi non lavorerà non avrà diritto alla maggiorazione appena analizzata, che invece spetterà di diritto a coloro che il 1° maggio lavoreranno.
In questo caso, la retribuzione dipende dal giorno della settimana in cui cade la festività. Quest’anno la festa dei lavoratori cadrà di lunedì, quindi verrà saldata in busta paga come un giorno festivo regolare e non come una festività non goduta (come invece accadde nel 2022, quando la Festa dei Lavoratori venne a coincidere con una domenica).