Prezzi benzina: un saliscendi incomprensibile, scopri i dettagli!

di Carla Tastini pubblicato:
3 min

I prezzi della benzina sono sottoposti ad un continuo saliscendi causato in primis dal prezzo del Brent e, in secondo luogo, da una certa speculazione da parte di alcuni distributori. Scopriamo i dettagli nell'articolo seguente!

Prezzi benzina: un saliscendi incomprensibile, scopri i dettagli!

I prezzi della benzina, del diesel e del gpl, stanno mettendo in ginocchio non solo consumatori e famiglie, ma anche chi con i mezzi di trasporto ci lavora: camionisti, aziende di spedizione, Ncc, agenti di commercio e così via.

Purtroppo i prezzi della benzina non sono affatto stabili in questo momento storico, anzi quando ci si reca dal distributore sembra di stare sulle montagne russe, con i prezzi che continuano a variare, prima al ribasso e poi al rialzo, sia al self service che al servito.

In alcuni distributori si sono raggiunti già i due euro a litro. Ma scendiamo nei dettagli e tentiamo di dare una spiegazione a questa volatilità dei costi del carburante.

Prezzi della benzina: il saliscendi dipende innanzitutto dal prezzo del Brent

La causa della estrema volatilità dei prezzi della benzina è da ricercare nella crescita dell'utilizzo del petrolio estratto nel Mediterraneo, con il Brent attualmente a 104,83 dollari al barile.

Da questo rialzo dipendono i successivi rialzi di 7 e 8 centesimi che i consumatori hanno ritrovato come aumento ai distributori.

Con i prodotti petroliferi del Mediterraneo che ieri hanno chiuso di nuovo in rialzo, oggi per esempio Eni ha deciso di rialzare di un centesimo i prezzi di benzina e diesel. In generale in tutta Italia i prezzi sono stati rivisti al rialzo, almeno per quanto riguarda il servito.

Quotidiano Energia riporta le medie dei prezzi della benzina self service, che è di 1,781 euro al litro, in rialzo con un massimo di 1,801 euro/litro. La media del prezzo del diesel invece è di 1,786 euro/litro contro 1,780 rilevato in precedenza. Come possiamo ben vedere i prezzi sono in rialzo e questa tendenza preoccupa molto.

Ovviamente se dalla modalità self service passiamo al servito, il prezzo aumenta ancora di più. In alcuni distributori si sono superati anche i 2 euro al litro. Si va da 1,846 a 2,006 euro al litro. Il prezzo aumenta ancora di più se si osserva il diesel: la media è di 1,929 euro al litro, con un massimo di 2,009 al litro.

Il Governo è preoccupato: quali soluzioni ci sono per fermare l'aumento dei prezzi della benzina?

Il primo passo che il Governo starebbe pensando di fare è ampliare i termini del taglio delle accise, da fine marzo a fine giugno. Questo permetterà una riduzione del prezzo di 0,25 centesimi.

Anche il Gpl è aumentato ed è passato da 0,848 a 0,871 euro/litro mentre il metano si piazza tra 2,056 e 2,394 euro al litro.

Prezzi della benzina: qual è la media in questi giorni?

Le medie dei prezzi praticati in questi giorni, in self service, sono di 1,78 euro/litro per la benzina e di 1,79 per il diesel. Prezzi che risentono di un taglio di 30,5 centesimi, derivati dal taglio delle accise, altrimenti saremmo già ben oltre i 2 euro/litro.

Il taglio delle accise sarà con tutta probabilità prorogato fino a fine giugno.

Prezzi della benzina: la denuncia delle associazioni dei consumatori

Il presidente dell'associazione dei consumatori Assoutenti, Furio Truzzi, parla apertamente di speculazione: "I rialzi dei listini dei carburanti registrati nell'ultima settimana sono da attribuire alle solite speculazioni legate alle partenze degli italiani, per Pasqua e 25 aprile". Queste speculazioni, se unite al rialzo dei mercati, porta a dei prezzi della benzina esorbitanti.

Assoutenti si augura che davvero il Governo decida di prorogare il taglio delle accise fino al 30 giugno. La proroga permetterebbe un risparmio di quasi 3 miliardi di euro alle famiglie italiane.

Se la proroga non ci fosse, a partire dal 2 maggio potrebbero esserci degli effetti deleteri per l'economia nazionale.