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Premier Meloni boccia il redditometro, cosa succede adesso?

di Alessia Seminara pubblicato:
3 min

Niente redditometro per il calcolo del reddito presunto dei contribuenti: arriva lo stop dal Governo Meloni. Ecco cosa succede ora.

Premier Meloni boccia il redditometro, cosa succede adesso?

Nelle ultime ore, il redditometro ha fatto discutere. Si è tanto parlato di questo nuovo strumento del Fisco (in realtà in cantiere dal 2016), atto a verificare l’effettiva corrispondenza tra i redditi dichiarati e le spese effettive dei contribuenti.

E sembrava ormai cosa fatta, dato che il decreto di introduzione era già stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Eppure, nelle ultime ore, il Governo sembra aver cambiato idea. In particolare, la Premier Giorgia Meloni ha bocciato il redditometro ed il suo funzionamento.

Scopriamo quindi cosa succede adesso e quale sarà il futuro dei controlli da parte del Fisco.

Stop al redditometro 2024: decreto attuativo sospeso dal Governo

Non è passato neppure un giorno dalla pubblicazione del decreto a firma del Viceministro Leo: il Governo ha già disposto lo stop al redditometro.

I contribuenti italiani non hanno neppure fatto in tempo a domandarsi come funziona il nuovo strumento e cos’è l’accertamento sintetico: la lotta all’evasione fiscale dovrà fare a meno del redditometro.

Le novità in arrivo, infatti, hanno scatenato diverse polemiche tra gli esponenti politici, che hanno convito l’esecutivo a sospendere la novità. Infatti, come dichiarato anche dalla Premier, la lotta all’evasione non deve avere come esito quello di “vessare i contribuenti onesti”.

Il piano dell’esecutivo resta quindi quello di combattere la grande evasione, basandosi però sul concetto di “Fisco amico. Un concetto che mette al primo posto il dialogo tra cittadini e Fisco: col redditometro, però, tale dialogo rischiava di venir meno.

Premier Meloni boccia il redditometro, cosa succede adesso?

Mai nessun “grande fratello fiscale” sarà introdotto da questo Governo”, ha dichiarato Giorgia Meloni in un post sul proprio account ufficiale Facebook. E, nel pomeriggio del 22 maggio 2024, ha incontrato personalmente il viceministro Leo.

Viene quindi da domandarsi cosa succederà adesso, dato che il decreto che approva il redditometro 2024 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 maggio 2024.

Tale decreto verrà ufficialmente sospeso e, almeno per il momento, lo strumento non vedrà la luce. Infatti, secondo l’esecutivo, nuovi accertamenti sono necessari prima di un suo possibile utilizzo.

In sostanza, verrà differita l’applicazione del decreto già pubblicato, mentre si attende un decreto successivo, contenente nuove disposizioni operative.

Perché il nuovo strumento ha diviso i politici

Insomma, per il momento i nuovi controlli non prevedono l’utilizzo del nuovo strumento. Questo perché il redditometro è stato in grado di dividere la politica a causa dei suoi controlli su ogni aspetto e spesa dei contribuenti.

Infatti, al fine di determinare il reddito presunto e di individuare eventuali discrepanze con quello dichiarato, grazie al nuovo strumento il Fisco avrebbe avuto il potere di verificare diverse spese.

Non solo quelle relative ad auto, possesso di imbarcazioni e risparmi cumulati, ma anche altre tipologie di spese. Dal mutuo alle bollette, dalle spese per medicine a quelle per alimenti e abbigliamento.

Senza dimenticare che anche l’acquisto di testi scolastici, di prodotti per il tempo libero e addirittura di pentolame, elettrodomestici e piante poteva essere considerato al fine di calcolare il reddito presunto.

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