Pensioni 2025, quanto si perde con i nuovi coefficienti di trasformazione

di Alessia Seminara pubblicato:
3 min

Accedere alle pensioni nel 2025 potrebbe comportare una spiacevole sorpresa per molti italiani: ecco quanto si perde con i nuovi coefficienti di trasformazione.

Pensioni 2025, quanto si perde con i nuovi coefficienti di trasformazione

Accedere alle pensioni nel 2025 potrebbe comportare una spiacevole sorpresa per molti lavoratori italiani: l’importo dell’assegno pensionistico mensile, infatti potrebbe essere soggetto a ingenti riduzioni, che superano anche i 500 euro ogni anno per coloro che si ritireranno dal lavoro a 67 anno. Il taglio al cedolino, in larga parte, deriva dall’aggiornamento dei cosiddetti coefficienti di trasformazione, introdotti a inizio anno.

Pensioni 2025, cosa sono i coefficienti di trasformazione

I coefficienti di trasformazione sono parametri base per il calcolo delle pensioni 2025.

Infatti, servono a convertire il montante contributivo accumulato durante la vita lavorativa in un assegno pensionistico annuo. Questi coefficienti variano in base all’età di pensionamento: più tardi si lascia il lavoro, maggiore sarà il valore applicato e, di conseguenza, l’importo della pensione.

L’aggiornamento dei coefficienti di trasformazione avviene su base biennale e tiene conto delle variazioni nella speranza di vita.

Nel biennio 2023-2024, la pandemia aveva determinato coefficienti più favorevoli: erano infatti calate le aspettative di vita. Tuttavia, con il ritorno alla normalità, i dati demografici sono migliorati e i coefficienti sono stati abbassati, penalizzando quindi chi accederà alle pensioni a partire dal 2025.

La riduzione dei coefficienti di trasformazione riguarda ogni fascia di età ma, per fare in esempio concreto, analizzeremo il caso di chi accederà al trattamento pensionistico a 67 anni.

Per i pensionati con questa età, il coefficiente è passato dal 5,723% al 5,608% rispetto al biennio precedente. Anche se la diminuzione, a prima vista, sembra quasi minima, come vedremo a breve avrà un impatto enorme sugli importi del cedolino.

Come funziona il calcolo

Le pensioni 2025, come di consueto, si calcoleranno sommando le quote retributive e contributive. La parte contributiva riguarda i contributi versati dal 1996 in poi (o dal 2012 per chi aveva già 18 anni di contributi nel 1995) e si calcola applicando i coefficienti di trasformazione al montante contributivo rivalutato.

Più tardi si accede alla pensione, più alto sarà il coefficiente applicato, quindi maggiore sarà l’importo.

Tuttavia, nel 2025, anche chi sceglie di andare in pensione a 67 anni subirà un taglio netto rispetto al 2024.

Pensioni 2025, quanto perde chi lascia il lavoro a 67 anni?

Chi accederà alle pensioni 2025 a 67 anni risulterà penalizzato e, rispetto a coloro che hanno avuto accesso al trattamento fino al 31 dicembre 2024, registreranno una perdita significativa a parità di requisiti.

L’importo della riduzione, è chiaro, non sarà uguale per tutti, perché dipenderà strettamente dal montante contributivo. Chi possiede un montante contributivo alto dovrà fronteggiare una riduzione maggiore.

Per fare qualche esempio, con un montante di 500.000 euro, si registrerà una perdita di circa 575 euro lordi all’anno, pari a quasi 45 euro in meno al mese.

Ma anche chi ha versato meno contributi ed ha un montante meno elevato subirà comunque un taglio.

Con un montante contributivo di 100.000 euro, la perdita annua sarà di circa 115 euro, ovvero una riduzione di circa 9 euro al mese.

 

Argomenti

Pensioni