Pensione anticipata 2023: quali saranno le opzioni confermate dal Governo Meloni?

di Valentina Zappalà pubblicato:
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Come si accederà alla pensione anticipata nel 2023? Il Governo Meloni è al lavoro, tra modifiche e conferme alle opzioni di accesso anticipato al trattamento pensionistico. Ecco qualche anticipazione in merito e cosa sappiamo dei metodi di accesso al trattamento anticipato.

Pensione anticipata 2023: quali saranno le opzioni confermate dal Governo Meloni?

Tra le questioni più urgenti sulle quali il Governo Meloni è chiamato a decidere, troviamo anche la situazione della pensione anticipata 2023.

L’esecutivo è chiamato a lavorare sulla futura Riforma Pensioni, che potrebbe cambiare le sorti (e l’età di accesso) della pensione di vecchiaia.

Ma, oltre alla pensione di vecchiaia e a Quota 102, che verrà probabilmente sostituita da una Quota 41, c’è la possibilità di accedere al trattamento pensionistico anticipato.

Cerchiamo di capire quali saranno le opzioni di pensione anticipata 2023 che, con molta probabilità, verranno confermati dal nuovo Governo.

Pensione anticipata 2023: APE Sociale e Opzione Donna verso il rinnovo

Tra le prime alternative che permetteranno di accedere alla pensione anticipata nel 2023 avremo APE Sociale e Opzione Donna.

Di recente, è arrivato il parere positivo da parte del Governo, ma anche dei sindacati, in merito ad una proroga 2023 dell’anticipo pensionistico.

Dunque, anche dopo il 31 dicembre 2022, chi rispetterà i requisiti previsti potrà accedere ad APE Sociale e contare su un anticipo del trattamento pensionistico.

In merito ai requisiti previsti per il prossimo anno, si attendono conferme ufficiali. Tuttavia, è quasi certo che i requisiti attualmente previsti verranno confermati senza alcuna modifica.

Con APE Sociale, dunque si potrà accedere anticipatamente alle pensioni con una contribuzione di trent’anni e 63 anni di età, ma solo nel caso dell’appartenenza alle categorie lavorative specificate dalla normativa.

Una sorte analoga dovrebbe toccare anche a Opzione Donna, che sarà confermata anche per il prossimo anno. O, addirittura, fino alla prossima Riforma Pensioni.

Tuttavia, stando alle ultime indiscrezioni, il Governo Meloni non confermerà l’Opzione così come la conosciamo, ma starebbe lavorando ad alcune modifiche. L’esecutivo vorrebbe infatti innalzare l’età di accesso ad Opzione Donna a 60 o 61 anni. I 35 anni di regolare contribuzione, invece, dovrebbero restare invariati.

Accesso alla pensione anticipata 2023 con la RITA

Altra opzione che consentirà l’accesso alla pensione anticipata 2023 sarà la RITA. Anche la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata, infatti, si avvia verso una proroga per il prossimo anno.

Mediante la RITA, non si accederà al trattamento in anticipo: si tratta, infatti, di una forma di pensionamento integrativo, come il nome stesso della misura lascia intendere.

Per accedervi, gli interessati dovranno rispettare tutta una serie di requisiti. Innanzitutto, il versamento di almeno 20 anni di contributi regolari.

In secondo luogo, per chi ha compiuto almeno 57 anni, è necessario essere disoccupati da almeno due anni. Chi, invece, possiede ancora un lavoro, potrà accedere alla RITA a 62 anni. In questo caso, però, per accedere alla Rendita Integrativa anticipata bisognerà sospendere preventivamente la propria attività lavorativa.

Prima di concludere, vogliamo riassumere le opzioni di accesso alla pensione anticipata che verranno confermate nel 2023, insieme ai loro requisiti.

Metodo di accesso alla pensione anticipata

Requisiti richiesti

APE Sociale

63 anni, 30 anni di contribuzione, appartenenza alle categorie identificate dalla normativa

Opzione Donna

60 o 61 anni di età (modifiche ancora in atto), 35 anni di contribuzione

RITA

62 anni (57 per disoccupati), 20 anni di contribuzione

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Pensioni