Piazza Affari tra Orsi e Tori. Banca MPS in rosso, male anche Mutuionline, mentre Saras consolida

di Alessandro Chini pubblicato:
4 min

Forti vendite questa mattina su Banca MPS dopo che il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha ceduto una quota pari al 25% del capitale di Rocca Salimbeni. Vediamo a quale prezzo sono passate di mano le azioni. Momento di difficoltà anche per Mutuionline che non riesce a frenare il ribasso mentre Saras consolida dopo il recupero di ieri

Piazza Affari tra Orsi e Tori. Banca MPS in rosso, male anche Mutuionline, mentre Saras consolida

Piazza Affari tra Orsi e Tori. Banca MPS in rosso

Banca MPS perde terreno allineandosi al prezzo dell'accelerated book building riservato ad investitori istituzionali italiani ed esteri con cui il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha ceduto una quota pari al 25% del capitale di Rocca Salimbeni. L'operazione è avvenuta a un prezzo pari a 2,92 euro (-4,9% rispetto alla chiusura di ieri) per azione per un controvalore complessivo di 920 milioni di euro. La domanda è stata fortissima, circa 5 volte l'ammontare del 20% previsto inizialmente, circostanza che ha spinto l'offerente a incrementare al 25%.

La partecipazione del MEF scende dal 64,23% al 39,23% circa del capitale sociale di MPS. Il Messaggero riferisce, citando fonti vicine all'operazione che tra gli acquirenti non ci sono fondazioni bancarie italiane. Massiccia invece la presenza di istituzionali esteri: BlackRock , Vanguard, State Street, Fidelity and Capital Group, Legal & General, Wellington Management e Amundi avrebbero acquistato l'1-1,5% ciascuno.

Banca MPS, grafico al rialzo ma il calo odierno pesa

L'analisi del grafico di Banca MPS mette in evidenza il segnale rialzista scaturito dal recente superamento del massimo di metà agosto a 2,9090 euro, con conseguente riattivazione del movimento ascendente originato dal minimo storico di un anno fa a 1,4870 in direzione del gap ribassista lasciato il 14 ottobre 2022 a 3,5640.

Obiettivo successivo sull'ex supporto di area 4,50. La flessione odierna non scompone l'assetto rialzista: solo in caso di ritorno confermato in chiusura di seduta sotto 2,79 si creerebbero i presupposti per approfondimenti sui 2,25: conferme in tal senso alla violazione di 2,5340, minimo dell'8/11.

Piazza Affari tra Orsi e Tori. Banca MPS in rosso, male anche Mutuionline, mentre Saras consolida

Piazza Affari: scivola Mutuionline

Seduta in pesante ribasso ieri per Mutuionline: il titolo ha ceduto il 6,25% a 27,75 euro dopo avere oscillato tra 27,75 e 30 euro. Venerdì il gruppo ha comunicato di aver raggiunto un accordo con Intesa Sanpaolo per la modifica dei contratti di finanziamento. L'iniziativa è finalizzata all'adeguamento ai contratti con le altre banche finanziatrici, contratti che includono il valore delle azioni Moneysupermarket.com Group nella posizione finanziaria netta per il calcolo dei covenant finanziari che Mutuionline deve rispettare.

L'accordo contiene anche modifiche di coordinamento con la nuova definizione di posizione finanziaria netta al fine di mantenere sostanzialmente immutate le preesistenti limitazioni alla distribuzione di utili e riserve.

Kepler Cheuvreux ha confermato il giudizio "hold" sul titolo alzando il target price a 30 euro da 29 euro.

Il ribasso di lunedì si è attivato dopo i numerosi tentativi falliti, a partire dal 14 novembre, di superare la resistenza di area 29,80, 61,8% di ritracciamento del ribasso dal top di metà giugno.

Per adesso il ribasso si è limitato a testare dall'alto il picco del 19 settembre a 27,70, la violazione di questo supporto potrebbe, tuttavia, comportare una ulteriore accelerazione ribassista. Target a 26,65, base del gap del 2 novembre.

Solo sopra area 29 euro atteso un nuovo test di 29,80. Sopra quei livelli verrebbe inviato un segnale di forza importante, introduttivo a rialzi almeno fino in area 31,50 euro.

Piazza Affari tra Orsi e Tori. Banca MPS in rosso, male anche Mutuionline, mentre Saras consolida

Piazza Affari: Saras in rialzo, testa i massimi di settembre

Buon avvio di ottava da parte di Saras, che ha fatto registrare un progresso di poco superiore ai 2 punti percentuali dopo che i margini di raffinazione sono saliti settimana scorsa del 32,7%. L'EMC Reference Margin, l'indice sui margini di raffinazione calcolato dalla società inglese EMC, si è infatti attestato a 6,9 dollari al barile, dopo che nella precedente ottava lo stesso valore si era fermato a quota 5,2.

Si tratta dei nuovi massimi da fine settembre, comunque ancora ben distanti dai record dello stesso mese di settembre a 16,4 dollari al barile.

Con i massimi  di ieri a 1,476 euro il titolo è andato a testare la resistenza opposta dai top di settembre a 1,475, portandosi al di sopra dell'ultimo dei ritracciamenti (Fibonacci) della discesa dai record annuali di febbraio a 1,6745 euro, riferimento a 1,44 circa.

Il superamento nell'immediato di quota 1,49 rappresenterebbe un segnale importante per il titolo, soprattutto se poi venisse confermato in chiusura di settimana, segnale che darebbe continuità al rimbalzo partito a fine giugno, proiettando obiettivi inizialmente a 1,55 euro e poi sui citati record annuali a 1,6745.

Sul fronte supporti attenzione a quello in area 1,40, la cui violazione potrebbe rallentare la corsa del titolo ricacciandolo inizialmente a 1,35 e poi fino a 1,29/1,30 circa.

Piazza Affari tra Orsi e Tori. Banca MPS in rosso, male anche Mutuionline, mentre Saras consolida