Oro in accelerazione, inflazione e volatilità all'orizzonte

di Simone Ferradini pubblicato:
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La presidenza Trump sembra creare le condizioni giuste per ulteriori rialzi del metallo giallo

Oro in accelerazione, inflazione e volatilità all'orizzonte

L'oro guadagna ulteriore terreno sfiorando i 2740 dollari/oncia, sui massimi dal 6 novembre scorso. Spiegare questo movimento non è semplice alla luce del contesto globale. Ad esempio è vero che il dollaro ha perso terreno dai massimi dal 2022 toccati all'inizio della scorsa settimana (dollar index a 110,18 punti, EUR/USD a 1,0178) ma resta in prossimità dei picchi citati: dato che l'oro è quotato in dollari un apprezzamento del biglietto verde normalmente riduce la domanda del metallo giallo e ne penalizza il prezzo.

Inoltre il quadro geopolitico si è in qualche misura rasserenato grazie all'accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas: si tratta di un elemento che va a ridurre il rischio complessivo attualmente in circolazione nel mondo e che dovrebbe contribuire a ridurre l'attrattività dell'oro.

Rendimenti in crescita

Tornando sul campo puramente finanziario si riscontrano pochi elementi a favore di una crescita dei prezzi dei preziosi. Lo scenario dei tassi d'interesse è diventato meno accomodante dopo gli ultimi dati macro americani: la Fed dovrebbe operare tagli per massimi 50 bp nel corso dell'anno contro i 100 attesi fino a qualche settimana fa e anche i rendimenti dei bond sono tornati a salire. L'oro è un bene che non produce interessi e pertanto quando i tassi aumentano la domanda frena.

Occhio a inflazione e volatilità mercati

Ma l'oro può contare su Trump. Le sue politiche commerciali protezionistiche avranno come conseguenza un incremento dell'inflazione negli USA. Appare quindi sempre meno probabile un riallineamento degli indici dei prezzi all'obiettivo di lungo periodo del 2%. L'oro ha tra le sue caratteristiche intrinseche quella di proteggere l'investitore dall'inflazione. Inoltre secondo alcuni analisti la presidenza Trump porterà con sé un incremento della volatilità sui mercati e quindi del rischio. E quando c'è rischio da che mondo è mondo ci si rifugia nel metallo giallo.