L'evasione fiscale ha i giorni contati: nuovo algoritmo e controlli incrociati
pubblicato:La lotta all'evasione fiscale in Italia è uno degli obbiettivi del Governo Draghi e del PNRR. Con un nuovo algoritmo, l'Agenzia delle Entrate avrà la possibilità di incrociare più facilmente i dati bancari con quelli reddituali e patrimoniali e rendere la vita davvero difficile agli evasori. Scopriamo i dettagli nell'articolo!
Il Governo Draghi aveva promesso una lotta senza confini contro l'evasione fiscale, con una nuova normativa e controlli più diffusi e particolareggiati. Il MEF ha infatti approntato un decreto che porterà all'incrocio dei dati di conti correnti, di redditi e di patrimoni mobiliari e/o immobiliari.
L'obbiettivo è anche attuare il PNRR che, tra i vari scopi, ha proprio la lotta contro l'evasione fiscale, una piaga che riguarda molti paesi, ma l'Italia è in pole position.
Lo schema del decreto varato dal MEF, che dovrà passare anche l'esame del Garante per la Privacy, sarà emanato entro il 30 giugno. Ma andiamo per ordine.
Il primo passo verso la lotta all'evasione fiscale è un nuovo algoritmo che porterà a incrociare i dati
Un nuovo algoritmo permetterà all'Agenzia delle Entrate di poter incrociare facilmente i dati durante i controlli.
I dati dei conti correnti con i dati dell'Anagrafe tributaria riguardanti tutti i redditi e tutti i patrimoni, mobiliari e immobiliari. Incrociare i dati è il segreto per rendere quasi impossibile evadere il fisco.
Il decreto del MEF che ha questo obbiettivo, ora è al vaglio del Garante della Privacy per un suo parere.
Nuovo algoritmo, nuovi controlli e conseguente vita dura per gli evasori fiscali
Il nuovo decreto MEF segnerà l’avvio di un nuovo modo di applicare i controlli fiscali, un modo più pratico, più efficace e che possa mettere davvero KO gli evasori. Questo decreto dovrà entrare in vigore entro fine giugno 2022 per rispettare le scadenze previste dal PNRR.
Questo è solo l'inizio di una più complessa e ampia Riforma dell’amministrazione fiscale che dovrà avvenire in Italia. Ricordiamo, per esempio, che a luglio anche i forfettari dovranno emettere fattura elettronica, se a questa novità aggiungiamo i maggiori controlli che ci saranno da giugno in poi, possiamo affermare che sarà un secondo semestre davvero bollente per lo Stato e per chi è solito evadere.
Incrociare i dati avrà come obbiettivo scovare gli evasori e spingerli ad un adempimento spontaneo
Incrociare i dati con un nuovo algoritmo, non avrà il primario obbiettivo di punire gli evasori, ma l'obbiettivo sarà indurli ad adempiere spontaneamente ai loro debiti fiscali.
Le lettere di compliance serviranno a dire al cittadino di saldare il conto prima che venga avviato un accertamento formale.
Per raggiungere questo obbiettivo, il nostro governo ha promesso all'UE di aumentare del 15% l'invio delle lettere di compliance. Infatti nei prossimi mesi si prevede l'invio di più di 2,5 milioni di lettere. invio di queste lettere. Si prevedono 2,5 milioni di missive.
Adesso si attende il parere del Garante per la Privacy e dopo si potrà procedere, anche se già con un provvedimento precedente, il n. 453, il Garante si era espresso favorevolmente allo schema del decreto del MEF e aveva rilasciato alcuni consigli e indicazioni, che dovrebbero essere stati inglobati nella nuova bozza di decreto.
Per rispettare la privacy, per esempio, non verranno indicati mai i nomi dei debitori, che saranno contraddistinti con degli pseudonimi. Solo nel momento in cui verrà inviata la lettera di compliance, verrà reso noto il nome vero.