Netflix si prende una bella rivincita ma non convince tutti
pubblicato:Rivincita per Netflix. Gli utenti tornano a crescere e ora via con pubblicità e stretta su password. Strategia che però non convince tutti a Wall Street.
Netflix si prende una bella rivincita. In agosto il pioniere dello streaming aveva dovuto subire il sorpasso da parte di The Walt Disney Company. Certo la rivale aveva sfondato quota 220 milioni di abbonati grazie a Disney+ ma anche a Hulu e allo sport di Espn+. Mentre Netflix, che di piattaforma ne ha una sola, si era fermata poco sopra i 210 milioni.
Soprattutto, però, Netflix aveva segnato due trimestri consecutivi in contrazione: rispettivamente 200.000 utenti in meno nel primo trimestre (il precedente declino risaliva addirittura all'autunno 2011) e 970.000 nel secondo. Nel terzo trimestre, però, è tornata la crescita.
Secondo quanto comunicato dalla società di Los Gatos, infatti, nei tre mesi sono stati 2,41 milioni i nuovi abbonati, ampiamente sopra agli 1,10 milioni del consensus di FactSet. E Netflix ne prevede altri 4,50 milioni nel quarto trimestre.
Tornano a crescere gli utenti. Netflix si prende una rivincita
E ora via con la nuova strategia. In novembre arriva la pubblicità (anche in Italia) nel 2023 partirà ufficialmente la **stretta sulla condivisione di password. **La strategia, tuttavia, non convince tutti.
Gli analisti di Deutsche Bank hanno migliorato il giudizio sul titolo da hold a buy, proprio considerando che le due mosse (pubblicità e stretta sulla condivisione delle password) dovrebbero dare maggiore visibilità al managementi di Netflix sulle prospettive di crescita e di monetizzazione.
Parere condiviso da Jp Morgan Chase & Co., i cui analisti esprimono fiducia sulla possibilità di accelerare la crescita dei ricavi, ma anche di espandere la marginalità e aumentare il free cash flow. Jp Morgan ha promosso Netflix a overweight da neutral, alzandone il prezzo obiettivo da 240 a 300 dollari.
Rivincita nel terzo trimestre ma Netflix non convince tutti
Andrew Marok, analista di Raymond James, ha invece confermato il giudizio market-perform ma anche la cautela soprattutto sulla capacità dell'azienda di mantenere prezzi premium degli annunci pubblicitari a fronte di capacità di targeting e misurazione tutte da dimostrare. Gli analisti di KeyBanc Capital Markets hanno avvertito del rischio d'investire su Netflix per una possibile "esecuzione errata" delle sue misure di monetizzazione.
Le entrate pubblicitarie potrebbero crescere più lentamente del previsto e la stretta sulle password potrebbe non essere efficace come sperato. Per ora, comunque, Netflix festeggia. Dopo la presentazione dei risultati ha chiuso con un rimbalzo del 13,09% mercoledì 19 ottobre, conquistando di slancio la vetta sia del Nasdaq che dell'S&P 500 (senza dimenticare, comunque, che il titolo resta in declino di ben oltre il 50% da inizio 2022 a Wall Street).
Dopo la rivincita nel trimestre ora Netflix ci prova con la pubblicità
La trimestrale alla fine è stata positiva. Certo, l'utile è calato da 3,16 a 3,10 dollari per azione, attestandosi comunque sopra ai 2,13 dollari del consensus di Refinitiv. Mentre i ricavi sono cresciuti da 7,48 a 7,93 miliardi di dollari, contro i 7,84 miliardi stimati dagli analisti. A ridare fiducia a Netflix è il pragmatismo dimostrato dal suo management.
Il pioniere dello streaming video è ben consapevole di quanto il settore si sia rapidamente saturato, con una concorrenza che continua ad aumentare e con le fette della torta che rischiano di diventare sempre più piccole.
Per tutti. "I nostri concorrenti stanno investendo molto per aumentare gli abbonati e l'engagement ma costruire una grande attività di streaming di successo è difficile: stimiamo che stiano tutti perdendo denaro, con perdite operative combinate nel 2022 di ben oltre 10 miliardi di dollari, contro i 5-6 miliardi di utile operativo di Netflix", si legge nella lettera agli azionisti uscita insieme ai risultati trimestrali.