NASpI e DIS-COLL, nuove soglie di reddito comunicate dall’INPS: i limiti da rispettare

di Valentina Zappalà pubblicato:
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Nuove soglie di reddito per NASpI e DIS-COLL comunicate dall'INPS: quali sono i limiti da rispettare per non perdere il sussidio.

NASpI e DIS-COLL, nuove soglie di reddito comunicate dall’INPS: i limiti da rispettare

Novità per i titolari di NASpI e DIS-COLL: sono state aggiornate le soglie di reddito cumulabile per poter comunque avere diritto all’indennità di disoccupazione.

Questo significa che, pur continuando a percepire il sussidio destinato a chi ha perso involontariamente il lavoro, si potrà intraprendere un’attività autonoma, occasionale o come dipendente.

Il tutto però solamente nel rispetto delle nuove soglie, recentemente comunicate dall’INPS. Ecco dunque quali sono i limiti aggiornati.

NASpI e DIS-COLL, nuove soglie di reddito comunicate dall’INPS

Mentre sono attualmente in corso i pagamenti dell’indennità di disoccupazione di aprile, un nuovo messaggio INPS è stato destinato ai titolari di NASpI e DIS-COLL.

All’interno del Messaggio 1414/2024, risalente al 9 aprile 2024, l’Istituto ha comunicato gli importi e le nuove soglie di reddito che i titolari di NASpI e DIS-COLL dovranno rispettare per non perdere il sussidio.

Le nuove soglie di reddito che rendono eventuali attività lavorative cumulabili con NASpI e DIS-COLL sono l seguenti:

  • 8.173,91 euro relativamente ai redditi 2023 in caso di lavoratori dipendenti;

  • 8.500 euro per l’anno 2024, in caso di lavoratori dipendenti;

  • 5.500 euro relativamente agli anni 2023 e 2024, nel caso di lavoratori autonomi.

L’aggiornamento dei limiti reddituali che permettono di cumulare sussidio di disoccupazione e redditi da lavoro dipende dalle modifiche alla no tax area. Si tratta in sostanza dei redditi che non vengono tassati entro certi specifici limiti.

Nuove soglie di reddito NASpI e DIS-COLL: quali attività sono compatibili con la disoccupazione

Il fatto che l’INPS abbia comunicato tali nuove soglie di reddito relativamente a NASpI e DIS-COLL non significa però che tutte le attività lavorative siano compatibili con la disoccupazione.

Partiamo dal caso del lavoro subordinato: se un titolare di disoccupazione dovesse trovare lavoro, potrebbe continuare a percepire il sussidio rientrando nei limiti appena analizzati.

Vige l’obbligo, per il titolare di NASpI o DIS-COLL, di comunicare tempestivamente la nuova situazione lavorativa utilizzando, entro 30 giorni dall’acquisizione del nuovo lavoro, il Modello NASpI-COM.

La mancata presentazione causa decadenza dell’indennità.

Un discorso analogo vale anche per i rapporti di lavoro parasubordinati e per chi troverà un lavoro occasionale.

Il caso del lavoro autonomo

Una medesima condizione è contemplata per chi, invece, deciderà di avviare un’attività di lavoro in autonomia.

Anche in questo caso, infatti, è possibile cumulare NASpI e DIS-COLL coi redditi da lavoro dipendente, tuttavia è necessario rispettare i nuovi limiti appena analizzati.

Detto in altre parole, NASpI e DIS-COLL si possono cumulare con il reddito da lavoro autonomo nel rispetto delle nuove soglie di reddito, pari a 5.500 euro, sia per l’anno in corso che per i redditi 2023.

Anche i lavoratori autonomi dovranno necessariamente comunicare all’INPS la nuova attività di lavoro, sfruttando il modello NASpI-COM.

La dichiarazione all’INPS deve essere resa necessariamente entro 30 giorni dall’inizio della nuova attività lavorativa autonoma.

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