Borsa Italiana, due azioni da guardare oggi
pubblicato:Moncler e Fiera Milano
Moncler, avvio di ottava debole
Moncler debole in avvio di settimana. Il titolo ha ceduto ieri il 2,18% a 62,7 euro e il recupero di stamane a 62,92 euro (+0,35%) è parziale.
I prezzi ieri hanno oscillato tra 62,16 e 63,64 euro. La società Grinta, di proprietà della famiglia di Carlo Rivetti, ha esercitato il diritto di recesso da Double R, che possiede il 23,7% del capitale di Moncler. Grinta detiene il 16,473% del capitale di Double R, controllata da RPH, la holding di Remo Ruffini.
Analogamente a quanto avvenuto con Temasek, la quota di Grinta (equivalente al 3,9% del capitale di Moncler) sarà liquidata in azioni Moncler. Grinta, tuttavia, ha sottoscritto un patto triennale di consultazione con RPH per una parte della sua quota (2,7% del capitale di Moncler), mostrando la volontà di continuare la collaborazione con Remo Ruffini.
Carlo Rivetti manterrà il suo ruolo nel Cda di Moncler e sarà presidente del Cda di Stone Island.
Equita, che ha una raccomandazione di acquisto per Moncler con un prezzo obiettivo di 68 euro, conferma il titolo come preferito nel settore del lusso per la qualità del business e i driver specifici di crescita.
Attualmente, gli analisti di Intesa Sanpaolo stimano che Double R, la holding dell'AD di Moncler Remo Ruffini, detenga il 15,8% del gruppo del lusso, precedentemente in mano ai Rivetti e in precedenza al fondo di Singapore Temasek.
Questo scenario negativo è dovuto al rischio di 'overhang', legato alla potenziale vendita delle due quote. Tuttavia, c'è un lato positivo: la crescente contendibilità della struttura azionaria del gruppo. Anche Equita nota il rischio di una futura vendita sul mercato delle azioni detenute dai Rivetti tramite il veicolo Grinta. Tuttavia, evidenzia che Grinta ha sottoscritto un patto triennale di consultazione per una parte della sua quota, dimostrando la volontà di continuare il rapporto con Remo Ruffini.
Equita sottolinea che il settore del lusso tratta a un premio del 90% rispetto allo Stoxx 600 e che, dopo un forte ri-valutazione e una previsione di confronto difficile per il primo trimestre del 2024, il settore potrebbe ritracciare in parte. I massimi di venerdì a 64,28 euro si collocano a ridosso di quelli di agosto 2023 e del 78,6% di ritracciamento (percentuale di Fibonacci) del ribasso dal top di maggio 2023. Fino a che non verrà superato l'ostacolo dei 64,50 euro resterà elevato il rischio di una flessione importante, una correzione di tutto il rialzo in atto dai minimi di ottobre 2023.
Primo supporto a 61 euro, poi a 60,02, base del gap del 15 febbraio. Con la violazione anche di questo supporto rischio di test del massimo di metà dicembre a 56,96 euro. Al superamento dei 64,50 euro Moncler potrebbe, invece, salire fino ai massimi di maggio 2023 a 69,14 euro. Resistenza intermedia a 67 euro circa.
Fiera Milano, spunti positivi a Piazza Affari
Buon avvio di seduta per Fiera Milano. Il titolo sfrutta la decisione di Mediobanca di avviare la copertura sul titolo con giudizio outperform e prezzo obiettivo a 3,70 euro, ovvero il 25-30 per cento al di sopra delle quotazioni attuali. Gli analisti di Piazzetta Cuccia mettono in evidenza l'ottima visibilità dei ricavi grazie a un calendario eventi regolare e a contratti stipulati per diverse edizioni: previsto un fatturato superiore a 300 milioni di euro nel 2025 (277 nel 2023) ed EBITDA a 111 milioni (89 l'anno scorso).
L'analisi del grafico di Fiera Milano mette in evidenza il massiccio rimbalzo originato dal minimo di fine ottobre (oltre +60%) e il consolidamento in essere da circa un mese e mezzo. Una vittoria confermata in chiusura di seduta sui recenti massimi a 2,97 euro favorirebbe la riattivazione del rally verso 3,30 (massimo del novembre 2022) e 3,5150 (top del giugno 2022).
Sopra questi riferimenti si creerebbero le premesse per il ritorno sui 4,1350, massimo di aprile 2021 e riferimento determinante nel medio-lungo periodo. La violazione del recente minimo a 2,8250 coinciderebbe con la rottura del supporto dinamico in essere da metà gennaio, causando un peggioramento del quadro tecnico di brevissimo: le quotazioni potrebbero pertanto arretrare sui 2,65-2,68 almeno, con appoggi successivi a 2,50 e 2,35.