Buoni pasto 2025, nuove regole in arrivo, cosa cambia

di Alessia Seminara pubblicato:
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Il DDL Concorrenza cambia il volto dei buoni pasto 2025: ecco le novità in arrivo a breve e cosa cambia per lavoratori e aziende.

Buoni pasto 2025, nuove regole in arrivo, cosa cambia

Novità per i buoni pasto nel 2025: a partire dal 1° gennaio del prossimo anno, assisteremo a nuove introduzioni e modifiche alla disciplina che li regolamento, in accordo con il nuovo DDL Concorrenza.

In particolare, verrà introdotto un limite massimo del 5% sulle commissioni applicabili dalle aziende emettitrici. Si tratta di una novità che interessa milioni di lavoratori e migliaia di esercizi commerciali in tutta Italia. Tuttavia, sulle nuove introduzioni sono già state espresse diverse critiche e perplessità

Buoni pasto 2025, le regole odierne

Per comprendere la portata delle novità sui buoni pasto 2025, dobbiamo però fare una premessa, analizzando il funzionamento attuale di questo beneficio riservato ai dipendenti.

Con il termine “buoni pasto” indichiamo un benefit aziendale largamente diffuso, di cui fruiscono circa 300mila imprese italiane. In sostanza, i buoni vengono erogati per sostituire il servizio mensa e garantire ai dipendenti una somma giornaliera per l’acquisto di cibo e bevande.

Le aziende che emettono i buoni pasto generalmente stipulano contratti con bar, ristoranti e supermercati. Di base, gli esercizi commerciali in convenzione permettono ai dipendenti che possiedono i buoni di pagare con i ticket, accettandoli di fatto come forma di pagamento.

Tuttavia, al momento di riscuoterli, gli esercenti non ricevono l’intera somma: una percentuale, che può arrivare fino al 20%, viene trattenuta come commissione.

Dal 2022, il Codice degli Appalti ha già imposto un tetto massimo del 5% sulle commissioni per i buoni pasto destinati ai dipendenti pubblici. Questo limite, tuttavia, fino ad oggi non si applica ai lavoratori del settore privato.

Buoni pasto 2025, cosa cambia?

La situazione dei buoni pasto 2025, però, cambierà grazie al DDL Concorrenza.

Il limite del 5% sarà esteso anche alle aziende private, uniformando le regole per tutti i settori ed eliminando, di fatto, le differenze tra pubblico e privato.

Dato che la novità ha immediatamente scatenato una reazione avversa da parte di ANSEB (Associazione Nazionale delle Società Emettitrici di Buoni Pasto), i buoni pasto emessi fino al 31 dicembre 2024 rimarranno validi seguendo le vecchie regole fino al 31 agosto 2025.

Tuttavia, a partire dal 1° gennaio 2025, tutti i nuovi ticket emessi dovranno rispettare il tetto del 5% relativo alle commissioni.

Ma cosa cambierà, in sostanza, per i lavoratori? In realtà, i dipendenti non verranno interessati in maniera diretta, dato che il valore nominale del buono pasto resterà invariato.

I dubbi sulle novità in arrivo

Tuttavia, l’ANSEB ha espresso preoccupazioni in merito alle novità sui buoni pasto 2025.

La riduzione delle commissioni, infatti, comporterà una contrazione dei ricavi. Molte aziende dovranno necessariamente rivedere gli accordi esistenti e questo potrebbe ridurre il numero di esercenti convenzionati.

Non mancano, però, le parti soddisfatte dalle novità che verranno introdotte a breve. L'associazione nazionale delle cooperative dei consumatori Ancc-Coop, ad esempio, ha dichiarato di apprezzare la nuova misura.

Dello stesso avviso anche a Federazione italiana dei pubblici esercizi Fipe e la Federdistribuzione.

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