Stracchino, richiamo alimentare per rischio microbiologico, il lotto interessato

di Alessia Seminara pubblicato:
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Ritiro precauzionale per diverse confezioni di stracchino rivenduto nei supermercati italiani: i dettagli sul richiamo alimentare.

Stracchino, richiamo alimentare per rischio microbiologico, il lotto interessato

Non sembra esserci pace, questo mese, per i consumatori italiani. Il Ministero della Salute ha recentemente emesso l’ennesimo avviso di richiamo alimentare. Questa volta è toccato ad un formaggio, uno stracchino per la precisione, che è stato ritirato dai supermercati a causa della sua possibile contaminazione. Il documento del Ministero parla infatti di rischio microbiologico. Al fine di tutelare la salute e l’incolumità dei consumatori, scopriamo il marchio che ha segnalato il ritiro al Ministero, i lotti coinvolti e le indicazioni per eventuali acquirenti del prodotto prima del richiamo.

Stracchino, richiamo alimentare per un lotto

Questa volta, secondo quanto contenuto nel documento pubblicato dal Ministero della Salute sul suo sito ufficiale, ad essere oggetto di richiamo alimentare è un lotto di stracchino Lago Iseo. Lo stracchino interessato è stato prodotto dalla Formaggeria Camuna.

Il prodotto è venduto in forme intere da circa 1,5 kg. Il lotto specifico al quale prestare attenzione è il 1741024, ma il documento del Ministero non riporta alcuna data di scadenza alla quale fare riferimento.

Quanto alla sede di produzione, lo stracchino è stato confezionato dalla Formaggeria Camuna, ma proviene dall’Azienda Agricola La Bratta di Foresti Matteo, situata a Corte Franca, in provincia di Brescia. Lo stabilimento è identificato con il marchio IT 03 1806 CE, mentre il produttore utilizza il codice IT A5B65 CE.

Motivazioni del richiamo alimentare che ha coinvolto lo stracchino

La misura, di carattere precauzionale, è stata presa a causa della possibile presenza del batterio Escherichia coli STEC riscontrata nel lotto di un altro prodotto, la formaggella L.4224, confezionata nello stesso periodo dello stracchino incriminato.

Infatti, secondo quanto riportato sull’avviso del Ministero relativo al richiamo alimentare, l’Azienda Agricola La Bratta, produttrice del formaggio, ha rilevato la possibile contaminazione da Escherichia coli STEC, un batterio che può causare gravi problemi di salute.

L’Escherichia coli STEC è una variante del batterio E. coli in grado di produrre tossine pericolose per l’organismo umano. I sintomi di un’infezione possono includere dolori addominali intensi e altri sintomi gastrointestinali, febbre e, nei casi più gravi, sindrome Emolitico-Uremica con insufficienza renale gravissima.

Non è la prima volta che il Ministero della Salute interviene su prodotti dello stesso stabilimento. Solo pochi giorni fa, infatti, oggetto di richiamo alimentare è stato un lotto di formaggio a latte crudo Strachì Nustrà Monte Bronzone, anch’esso prodotto dall’Azienda Agricola La Bratta. Il prodotto è stato richiamato per motivi analoghi.

Cosa fare se si è in possesso del prodotto

Come sempre accade in caso di richiamo alimentare, l’azienda consiglia ai consumatori di non consumare lo stracchino con il lotto indicato e di restituirlo presso il punto vendita d’acquisto, dove sarà possibile ottenere un rimborso o una sostituzione.

Le indicazioni per i consumatori sono state ribadite anche all’interno del documento pubblicato sul sito ufficiale del Ministero della Salute.

Il consumo del prodotto contaminato potrebbe infatti causare infezioni da Escherichia coli STEC, con sintomi anche gravi.

Il prodotto va quindi tempestivamente restituito presso il punto vendita dove è stato acquistato.