Mercato libero, bollette più care del 15% per scelte errate, i nuovi dati

di Alessia Seminara pubblicato:
3 min

Mercato libero, gli italiani pagano il 15% in più sulle bollette a causa di scelte errate. Ecco i dati aggiornati e la nuova analisi Assium.

Mercato libero, bollette più care del 15% per scelte errate, i nuovi dati

Che il passaggio obbligatorio al mercato libero dell’energia e del gas sia stato controproducente per i consumatori italiani non è affatto un mistero. Tuttavia, gli aumenti alle bollette derivano soprattutto dalle scelte errate che gli stessi consumatori commettono quando scelgono di sottoscrivere un nuovo contratto.

A svelarlo è un’indagine di Assium, l’Associazione Italiana degli Utility Manager, grazie ai dati condivisi da Arera. Ecco cos’è emerso e perché le bollette possono risultare più care anche del 15%.

Mercato libero, bollette più care del 15% per scelte errate, i nuovi dati

Secondo la ricerca condotta da Assium sulla base del monitoraggio condotto da Arera, sono moltissimi gli italiani che, tra il 2022 e il 2024, hanno sottoscritto una nuova offerta per quanto riguarda l’energia elettrica.

Purtroppo, però, una buona fetta dei contratti sottoscritti in questo periodo si è rivelata meno vantaggiosa rispetto al contratto precedente.

In altre parole, i consumatori hanno effettuato il passaggio ad un nuovo fornitore, pagando però di più rispetto a quanto previsto dal vecchio provider.

I dati relativi ai contratti di fornitura elettrica sono abbastanza preoccupanti. Secondo quanto dedotto da Assium grazie ai dati Arera, il 22,6% dei contratti a prezzo variabile risulta molto meno conveniente rispetto al contratto col fornitore precedente.

Per quanto concerne i contratti a prezzo fisso, la percentuale negativa sale. Il 43,6% dei nuovi contratti stipulati, quasi la metà, risulta meno conveniente.

I dati svelano anche la media che gli italiani, attualmente, pagano per quanto concerne la luce. Si parla di circa 725 euro l’anno per i contratti a prezzo variabile, 653 euro per quanto concerne quelli a prezzo variabile.

In sostanza, chi ha sottoscritto un contratto a prezzo fisso, in media, paga circa il 15% in più rispetto a quanto previsto nel caso della Maggior Tutela.

Mercato libero, la situazione delle bollette del gas

In base all’analisi di Assium, la situazione relativa al mercato libero del gas è lievemente differente.

Analizzando i dati Arera, è stato possibile concludere che, rispetto al Servizio di Tutela, alcune delle offerte del mercato libero sono più convenienti. Si tratta solo del 3,8% delle offerte, ma la convenienza è comunque possibile.

I consumatori che hanno scelto il prezzo variabile, in media, pagano lo 0,67% in più rispetto a chi ha un contratto con tutela. Tuttavia, la situazione cambia sensibilmente per i contratti di fornitura del gas a prezzo fisso. In questo caso, si ottiene un significativo risparmio.

Scegliendo le offerte più convenienti, infatti, si paga circa il 27% in meno (il 26,8%, per l’esattezza).

Paga di più chi fa scelte errate

Tutte queste significative variazioni derivano da una scarsa conoscenza del mercato libero, che spesso conduce a scelte errate.

La confusione che vige attualmente può infatti comportare dei costi significativi sulle bollette di luce e gas. Per risparmiare sulle utenze, comunque, abbiamo uno strumento prezioso.

Esiste infatti il Portale Offerte ufficiale di Arera, che permette di effettuare comparazioni accurate tra i vari provider.

Consultandolo, è possibile selezionare le offerte effettivamente convenienti, che permettono un risparmio mensile e annuale significativo e reale.

 

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