LVMH: Ripresa lusso europeo, vendite in crescita

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
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Ecco cosa dicono i numeri della casa di Luis Vuitton e Dior, di Bulgari e Loro Piana. I vini vanno male, profumi e cosmetica bene e anche le vendite in aeroporto. Ma si segnala la forza della domanda in aree chiave come l'Asia e gli Stati Uniti. Pesa invece l'effetto cambio

LVMH: Ripresa lusso europeo, vendite in crescita

Performance vigorose oggi per il lusso europeo guidato a un recupero importante dopo i crolli dell’azionario di ieri dal suo più importante rappresentante continentale e globale: LVMH. La megaholding del fashion di casa Arnault ha infatti pubblicato i dati sulle vendite del primo trimestre e il mercato ha festeggiato subito acquistando a mani basse tutto il comparto.

Forse stappare lo champagne non è l’espressione giusta, visto che i vini sono il neo più importante dei dati preliminari del gigante parigino: il ramo wines & spirits, dai vari champagne al cognac Hennessy a Moet & Chandon, persino alla tequila Volcan e al rum Eminente, sono solo alcuni dei brand del beverage in pancia al gruppo.

Le performance in questo segmento che però copre solo 1,41 miliardi di euro su un fatturato di 20,69 miliardi sono state in netto calo: -16% in termini di reported e -12% in termini di (de)crescita organica, una distinzione che esclude dal conteggio effetti di consolidamento e soprattutto effetti valutari.

C’è però una breve frase che subito attira l’attenzione nella nota di ieri sera:

“Il resto dell’Asia (al netto del Giappone) ha riflesso la forte crescita dei clienti cinesi in Europa e Giappone”.

È fatta: la domanda cinese nel primo trimestre dell’anno è andata bene e anche in Europa e Stati Uniti, al netto del cambio e a parità di perimetro si registra una crescita.

In Giappone c’è pure una crescita dei ricavi a doppia cifra. Il segnale sulla domanda, la sfinge di questa fase che elargisce a giorni alterni delusioni e speranze oggi sorride.

E il mercato rimbalza, in coro.

LVMH, il lusso accelera in tutta Europa

Nell’Eurostoxx 50: Adidas +8,1%, la stessa LVMH +4,66%, Hermes +2,84%

L’EuroStoxx 10 guadagna il 2,5% C’è dentro la svizzera Richemont (da Cartier a Chloé a Piaget, Montblanc e Buccellati), che fa un +2,11% C’è dentro Moncler (+2,2%) e Brunello Cucinelli (+1,57%) La francese Dior (di LVMH) guadagna un bel 4,25%, la britannica Burberry un +2,16% Meno brillante la francese Kering (+0,16% per il gruppo di marchi come Saint Laurent, Brioni, Gucci e Balenciaga).

A Milano arretra invece Geox (-0,63%), ma fa bene la Aeffe di Ferretti e Moschino (+1,26%).
In rialzo anche Ferragamo (+1,53%) mentre Tod’s rimane incollata sul prezzo dell’opa in corso a 43 euro supportata proprio da LVMH.

Per molti è un rimbalzo importante dopo mesi difficili di ridimensionamento di multipli in molti casi giunti su livelli davvero elevati. Come nel caso di Ferrari che fa parte delle prime dieci del lusso europee e in queste ore recupera l’1,57%

Il rimbalzo di oggi è settoriale, anzi fornisce carburante al recupero più generale dei listini dopo le ultime vendite. La domanda rimane la chiave per comprendere le prossime fasi del luxury e la domanda cinese in particolare, per questo meglio guardare un po’ più da vicino i conti di LVMH per cogliere spunti utili alla valutazione anche di altri titoli.

LVMH, i numeri usciti: bene i profumi e la vendita diretta, male vini. Impatto cambio

Nel primo trimestre del 2024 LVMH ha registrato un calo delle vendite a cambi correnti e tutto compreso del 2% a 20,694 miliardi di euro. Ma se si esclude un impatto strutturale (cioè variazioni di perimetro e affini) dell’1% e si toglie un pesantissimo impatto da cambi sfavorevoli del 4% si arriva a una crescita organica del 3%

€ mln

1° Trim. 2024

1° Trim. 2023

Delta % Reported

Delta % Organico

% su Vendite totali

Alcolici

1.417

1.694

-16%

-12%

6,8%

Moda/Pelle

10.490

10.728

-2%

+2%

50,7%

Profumi/Cosmetica

2.182

2.115

+3%

+7%

10,5%

Orologi/Gioielli

2.466

2.589

-5%

-2%

11,9%

Distribuzione selettiva

4.175

3.961

+5%

+11%

20,2%

Altro/eliminazioni

(36)

(52)

-

-

Totale LVMH

20.694

21.035

-2%

+3%

100,0%

I cambi e il perimetro influenzano tutto. Se si ragiona in termini di crescita organica (ossia al netto delle due voci) si arriva a un -12% degli Spirits, come visto. Al contempo cresce del 7% l’area di Profumi e Cosmetica e brilla con un +11% proprio la Distribuzione selettiva di LVMH. Si tratta di quei canali di distribuzione specifici per i viaggiatori internazionali per esempio negli aeroporti (e il settore cresce notevolmente) con marchi ad hoc come DFS e Miami Cruiseline o anche di concept specificamente selettivi sul fronte della vendita come Sephora o il centro commerciale parigino Le Bon Marché Rive Gauche.

 

Si può notare che orologi e gioielli segnano un calo organico del 2%.

Ma serve anche altro per capire, per esempio la distribuzione geografica:

Ricavi per Regione

1° Trim. 2024

1° Trim. 2023

Stati Uniti

23%

23%

Europa

15%

14%

Francia

7%

7%

Giappone

9%

7%

Resto dell’Asia (senza Giappone)

33%

36%

Altri mercati

13%

13%

 

Da notare che in Asia cresce la quota sul totale delle vendite del Giappone e si riduce quella del resto dell’Asia. Si noti anche l’Europa pesa di più oggi sul fatturato di LVMH (ed è un buon segnale sulla domanda in un’area dall’economia reduce da una frenata economica), che gli Stati Uniti mostrano una certa resistenza. D’altronde per LVMH è una conferma delle positive indicazioni dell’intero 2023.

Di certo sono indicazioni da porre al vaglio dei prossimi dati delle prossime società, la stagione delle trimestrali è appena iniziata. Di certo i mercati oggi colgono la palla al balzo per un recupero tecnico dopo l’affondo di ieri. Ma il segnale è senza dubbio positivo.