Juventus in rally, aiuta anche l’investimento di Tether
pubblicato:L’ad del gigante delle criptovalute è un tifoso del club, come il fondatore, ma gli interessi comuni potrebbero spaziare oltre la fede calcistica
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A incoraggiare i rally odierno del titolo Juventus a Piazza Affari sembra che sia soprattutto la vittoria di un gol a zero contro l’Inter nel derby d’Italia, ma sicuramente anche la notizia dell’investimento del gigante delle criptovalute Tether nel club bianconero si fa notare a Milano.
Juventus, azioni in rialzo, la capitalizzazione di nuovo sopra il miliardo
Il titolo a Piazza Affari fa un balzo del 7,25% a 2,71 euro e riporta la capitalizzazione complessiva di Borsa oltre il miliardo di euro. Si tratta della terza seduta almeno di consistente rimonta dei corsi e oggi l’azione ha anche superato gli ostacoli di area 2,62. Da tre sedute inoltre i volumi superano abbondantemente la media dei volumi giornalieri.
Nel primo pomeriggio di oggi sono già passati di mano oltre 2,5 milioni di azioni, contro una media giornaliera dell’ultimo mese di 1,3 milioni di pezzi.
Juventus, cosa ha detto l'ad di Tether dell'investimento
L’investimento di Tether nel gruppo italiano annunciato il giorno di San Valentino è comunque una novità degna di nota.
In un’intervista al Corriere della Sera l’amministratore delegato Paolo Ardoino ha dichiarato di aver acquistato poco di più del 5% della Juventus per ragioni soprattutto di tifo.
Una fede calcistica bianconera che lo accomuna al fondatore di Tether Giancarlo Devasini.
Ardoino all’indomani della conferma dell’investimento ha infatti postato una zebra al galoppo che insegue un predatore su X e poi l’immagine di un berretto con la sigla MJGA, che sta per Make Juventus Great Again e riprende giocosamente i toni dell’America trumpiana che tanto sta appoggiando il mondo delle criptovalute.
Juventus, in futuro le intese potrebbero allargarsi
Il manager non ha comunque escluso in futuro un eventuale contratto di sponsorizzazione della squadra, ma ha ribadito la capacità finanziaria di Tether, che con 13,7 miliardi di utili l’anno scorso potrebbe sostenere la squadra per due millenni (!).
La visibilità comunque di certo non fa male e lo stesso Ardoino ha affermato di vedere nel mondo del calcio la necessità di maggiori investimenti in tecnologia e comunicazione.
Ci sono spazi di miglioramento importanti insomma e Tether lavora su più fronti tecnologici, dai pagamenti digitali in blockchain all’intelligenza artificiale al biotech.
Le criptovalute non sono insomma le uniche attività, anche se sicuramente il fatto che il Tether conti una capitalizzazione da circa 135,6 miliardi di euro ha un suo peso.
In passato ci sono già stati scambi con dirigenza e proprietà della Juventus, ma di certo un’ampia base tifosi può essere appetibile su più fronti.