Google e NVIDIA in divergenza, sfida tra giganti tech e guerra commerciale USA-Cina

di Simone Ferradini pubblicato:
2 min

Google fa un passo avanti forse decisivo nei computer quantistici, NVIDIA subisce le conseguenze dello scontro tra Washington e Pechino

Google e NVIDIA in divergenza, sfida tra giganti tech e guerra commerciale USA-Cina

Seduta dai colori opposti quella di ieri per due giganti dell'IT come Google e NVIDIA. Alphabet, società che controlla il motore di ricerca/browser più popolare al mondo, ha chiuso con un rialzo superiore al 5% al NASDAQ in scia alla presentazione di Willow un rivoluzionario microprocessore quantistico. Questi chip utilizzano i principi della meccanica quantistica per effettuare calcoli: hanno una capacità molto superiore dato che non si basano su informazioni binarie (0 o 1, i bit) ma su qubit, ovvero bit quantistici che possono assumere più valori.

Google risolve il difetto dei computer quantistici

Il problema principale di questi microchip è la vulnerabilità agli errori. Google sostiene però che con Willow il problema è stato superato e che è stato capace di risolvere in meno di 5 minuti un calcolo che il Frontier, uno dei più veloci supercomputer esistenti, avrebbe risolto in 10 elevato alla 25ma anni, ovvero un tempo ampiamente superiore all'età stimata dell'universo. I computer quantistici, con la loro immensa capacità di calcolo, potrebbero dare una spinta decisiva al cloud computing e soprattutto all'AI.

Indagine cinese su NVIDIA

E proprio il gruppo che negli ultimi due anni si è imposto come leader nello sviluppo dell'intelligenza artificiale grazie ai suoi chip dedicati ieri ha accusato una flessione significativa. NVIDIA ha infatti lasciato sul terreno il 2,7% al NASDAQ, ma non tanto perché gli operatori hanno intravisto una cambio di leadership nell'AI, quanto per qualcosa di decisamente più prosaico.

La Cina ha infatti lanciato un'indagine per violazione delle leggi anti-monopolio del Paese. La decisione dell'agenzia per la regolamentazione del mercato di Pechino arriva a una settimana dalla decisione degli USA di bloccare le esportazioni verso 140 aziende cinesi, con particolare riguardo ai chip di memoria in banda larga utilizzati soprattutto nelle applicazioni militari dell'AI. Si tratta della terza decisione di questo tipo negli ultimi tre anni. Secondo gli osservatori l'indagine su NVIDIA altro non è che una rappresaglia di Pechino.