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Finanza e Mercati: scenario tassi più incerto dopo intervento Powell, focus sull'inflazione

di Simone Ferradini pubblicato:
3 min

Il tasso di disoccupazione è ancora basso ma con i tassi sugli alti livelli attuali per troppo tempo c'è il rischio di doversi trovare a fronteggiare due problemi, l'inflazione e la disoccupazione.

Finanza e Mercati: scenario tassi più incerto dopo intervento Powell, focus sull'inflazione

Finanza e Mercati: rendimenti sopra i recenti minimi

Rendimento del BTP decennale a 3,9070%, in riavvicinamento al minimo dal 21/6 a 3,8800% toccato lunedì pomeriggio dopo aver toccato ieri un massimo a 3,9600%. Ancora attiva la correzione dal 4,14% di martedì scorso, massimo dall'11 giugno quando venne raggiunto a 4,1810% il picco da novembre (ricordiamo il minimo da agosto 2022 a 3,4620% toccato il 27/12 e il massimo dal 2012 a 5,04% raggiunto il 19 ottobre). Il rendimento del Bund a 10 anni segna 2,5490%, in recupero dal minimo dal 28/6 toccato lunedì a 2,5065%, non lontani i massimi dal 12 giugno a 2,6115% toccati il 2/7 (ricordiamo il minimo da dicembre 2022 del 27/12 a 1,8850% e il massimo dal 2011 il 4 ottobre a 3,02%).

Rendimento del T-Note USA a 10 anni poco mosso a 4,2960% sopra il minimo dal 28/6 a 4,2620% di lunedì, in arretramento dal massimo dal 3 giugno a 4,4970% toccato lunedì 1° luglio. (ricordiamo il minimo da luglio 2023 toccato il 27/12 a 3,7820% e il massimo dal 2007 a 5,02% il 23 ottobre). Il rendimento del T-Bond a 30 anni segna 4,4880%, sopra il il minimo dal 28/6 a 4,4580% toccato lunedì, e sotto il massimo da fine maggio a 4,6520% di inizio settimana scorsa (ricordiamo il minimo da fine luglio 2023 toccato il 27/12 a 3,9430% e il top dal 2007 a 5,18% il 23/10).

Finanza e Mercati: le attese sulle mosse di Fed e BCE

Il CME FedWatch Tool assegna il 95% circa (stabile rispetto a ieri, 91% venerdì) alla probabilità di tassi invariati nella riunione del FOMC del 31 luglio, il 70% (73-74% ieri, 60% mercoledì scorso) a quella di un taglio da 25 bp nella riunione del 18 settembre e il 46-47% (48% ieri, 45% venerdì) alle chance di un ulteriore -0,25% il 18 dicembre.

Scendono le probabilità di riduzione dei tassi (soprattutto a settembre) dopo l'intervento di ieri alla Commissione Bancaria del Senato USA di Jerome Powell per presentare il rapporto di politica monetaria. Il presidente della Fed ha affermato che tagliare i tassi prima di aver acquisito maggiore fiducia sul percorso di rientro dell'inflazione verso il 2% sarebbe inappropriato. Powell ha ricordato i grandi progressi sul fronte dei prezzi ma anche il rallentamento della discesa visto negli ultimi mesi.

Ancora una volta saranno quindi non tanto i programmi delle autorità a guidare le loro scelte di politica monetari ma i dati, a cominciare dall'inflazione CPI in uscita domani. Il numero uno della Fed ha aggiunto che l'economia americana non è più surriscaldata, facendo riferimento al mercato del lavoro: il tasso di disoccupazione è ancora basso ma con i tassi sugli alti livelli attuali per troppo tempo c'è il rischio di doversi trovare a fronteggiare due problemi, l'inflazione e la disoccupazione.

Da segnalare anche che durante l'intervento di Powell si sono palesate le pressioni dei partiti: i repubblicani non vogliono un taglio dei tassi prima delle elezioni del 5 novembre (sottolineando che l'inflazione non è ancora sconfitta), mentre i democratici puntano su una mossa accomodante (a favore dell'occupazione).

I future sull'Euribor a 3 mesi (riferimento per stimare le mosse della BCE) quotano ora -18 bp (-17 ieri, -18 lunedì, -16/17 venerdì) per il contratto con consegna settembre, -24/25 bp per il contratto con consegna ottobre, -38/39 bp (-38 ieri, -39/40 lunedì, -37/38 venerdì) per quello con consegna dicembre, quindi un altro taglio da 25 bp (dopo quello del 6 giugno) entro fine anno sicuro (al più tardi nella riunione del 17 ottobre, con buone chance per quella del 12 settembre dato che dal 6 giugno l'Euribor ha perso 4 bp) e discrete probabilità (stabili) di un secondo nella riunione del 12 dicembre.

I prossimi dati macro

L'agenda macroeconomica della settimana prevede oggi la presentazione del rapporto di politica monetaria alla commissione della Camera USA da parte di Powell (Fed), domani l'inflazione CPI americana, venerdì la fiducia dei consumatori USA (Univ. Michigan).